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Fu guerra civile e fratricida quella dei Cubani e degli Spagnuoli? Ma gli Spagnuoli si sono dilaniati fra loro, nel loro stesso paese. Carlisti e Cristini hanno combattuto ferocemente durante mezzo secolo. Cabrera, dopo la battaglia di Moella, fece sgozzare cinquemila prigionieri. I «pronunciamenti» dei generali non si contano più: la parola castigliana è entrata nel patrimonio di tutte le lingue. Riego, Espartero, Narvaez e i loro compagni e seguaci sono a volta a volta padroni del paese, sciolgono e convocano le Cortes, fucilano le persone a centinaia senza giudizio, colmano le prigioni, vuotano il tesoro, confiscano i beni, incendiano le citt

E la pietá, facendo tacere per alcun momento gli odii nazionali, non negava una lagrima poetica neppure a Zayda e a Balaya, belle e sventurate amanti di principi moreschi. |Della poesia castigliana durante il secolo decimoquinto|

La poesia spagnuola, o piú precisamente castigliana, vanta per sua prima opera il Poema del Cid, composto, a quel che pare, verso la metá del secolo decimo secondo . Allora, in mezzo alla confusione delle lingue, cagionata dalle invasioni dei barbari del nord, cominciava a pigliar forma alcuna quellidioma romanzo», che doveva spiegare poi tanto splendore e tanta maestá negli scritti di Garcilaso, di Herrera, di Rioja, di Cervantes, di Mariana.

Nell'invenzione, ne' pensieri, nell'espressione di essi, e specialmente in certa ingenuitá di descrizioni, scorgiamo, è vero, qualche indizio d'intenzione poetica per parte dell'autore; ma, preso in totale, il Poema del Cid è da considerarsi come una curiositá filologica piú che altro. Chi sia stato l'autore di questo primo vagito della poesia castigliana, è ignoto.

, del resto, fu cosa nuova nella storia delle genti: molte, antiche e nuove, si fecer grandi allo stesso modo: la gente tebana tra l'antichissime egizie, la persiana tra le mediche, l'ateniese e la spartana tra l'elleniche, la castigliana tra le spagnuole, la prussiana tra le recenti germaniche.

Mentre il Loti loda la vecchia fede castigliana, il Guyot trova nella superstizione una delle maggiori cause della decadenza del popolo iberico e della perdita delle sue colonie. La superstizione si accanì laggiù dapprima contro gli Ebrei ed i Mori; quando li vinse, li disperse e li uccise credendo di aver fatto una gran cosa, il paese del quale questi lavoratori avevano formato la ricchezza si trovò povero ed esangue. In ogni citt

Gran dolore sentirono le genti cristiane, e s'ascosero dal mio Cid, perché non ardivano di dirgli nulla», ecc. ecc. «Quid rides?», ecc. ecc. Questo secondo articolo è preceduto dalla seguente avvertenza: «Proseguiamo il Quadro storico della poesia castigliana, incominciato nel n. 99 del Conciliatore. Dante nacque del 1265 e morí del 1321. Il De Mena nacque del 1412 e morí del 1456.

Una lezione della romanza castigliana Conte Arnaldos, edita dal DELIUS e riferita dal NIGRA, Canzoni ecc. Riv. Contemp., fasc. gennaio 1860, p. 82:

E scrisse Pasqual Lopez, autobiografia d'uno studente di medicina, con lo stile un po' arcaico e ricercato messo allora in voga dal Valera come reazione contro la sciattezza di lingua e di stile che deturpava la letteratura castigliana. La scrittrice però si ricordò in tempo del precetto del favolista spagnuolo di non parlare oggi come al tempo del Cid Campeador.

La sinagoga romana comprende cinque scuole in uno stesso fabbricato, la scuola del Tempio, la Catalana, la Castigliana, la Siciliana, e la Scuola nuova. Il Ghetto di Roma trovasi dunque diviso in cinque sezioni, ognuna delle quali rappresenta le nazionalit