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E a furia d'indagare e di dubitare, nella solitudine che contribuiva a farmi cedere alla ossessione, a farmi astrarre dalla prova tangibile della mia innocenza, a cacciarmi in una atmosfera fantastica, simile a quella in cui ho veduto vivere qui tante disgraziate che tu soccorri, io finii con l'accusarmi. Di che ti accusasti?...

I suoi agenti mettono queste disgraziate a contribuzione, aggiungendo i loro disordini ai disordini della classe, esercitano un impero sordidamente tirannico su questa gente avvilita, la quale crede che non vi sono leggi per lei. , vi sono esseri aldisotto di queste donne, e questi esseri sono certi uomini della polizia

Dal fatto di questa lunga durata se n'è voluto argomentare, che il latifondo in Sicilia è qualche cosa di fatale, che si connette alle condizioni fisiche e climatologiche dell'isola. Se ciò fosse vero le disgraziate popolazioni agricole della Sicilia sarebbero condannate eternamente al dolore. Ma vero non è, e lo ha dimostrato il Baer con poche acute osservazioni di fatto.

Oltrechè Rosina s'accusava pure d'essere cagione di tanta sciagura, ricordava ancor essa quell'ultima scena che aveva mandato fuor di Antonio, e, che troppo aveva ella ragione di temere fosse stata l'ultima spinta ai disperati propositi del marito. E questa le chiamava in mente tutte le scene precedenti; e questo suo ultimo gran torto le rifaceva vivi innanzi tutti gli altri suoi, ed essa capiva ad un tratto come la sua condotta e il carattere e le maniere fossero state riprensibili e disgraziate. Così in lei pure l'amore pel marito, ora perduto, veniva manifestandosi tutto e maggiore d'assai di quello che avrebbe creduto ella medesima: e quest'amore concentrandosi ne' suoi bambini che le erano gi

Entrammo in una bella sala, circondata da divani in velluto, tutti occupati da moblots d'ogni grado, intenti a ber della birra e a far la corte alle damigelle: una ventina di bottiglie stappate erano disposte in batteria sul tavolino; sei erano le disgraziate, passabili ma avvizzite; in un canto ve ne era una ubriaca; quasi tutti fumavano cigarettes; predominava sulle altre un'Alsaziana, bella, ma stupida... una vera rosa del Bengala; bellezza senza profumo: la degnava solamente con gli ufficialetti, a cui ogni poco chiedeva da bere.

Rientrò nel tetto domestico coll'angoscia disperata e sulla soglia trovò la più grande delle sventure: il disonore. Il cardinale aveva operato misteriosamente, con tutta l'arte e la diplomazia di un corruttore tonsurato, ma le due giovanette non potevano dissimulare più a lungo le naturali conseguenze del fatto. Il paese mormorava gli amici del condannato imprecavano sommessamente le povere figliuole, non osando più mostrarsi in pubblico, si struggevano in lacrime, presso il letticciuolo della madre, che nei delirii dell'agonia, imprecava al Pontefice. Quando la buona donna mandò l'ultimo sospiro e l'ultimo anatema contro i sicarii della sua famiglia, le orfanelle ricorsero al cardinale, e annunziandogli per iscritto il luttuoso avvenimento, gli chiesero misericordia. Il cardinale ricevette la supplica, dinanzi ad una magnifica zuppiera colma di riso alle quaglie. Lesse, crollò il capo, trasmesse il foglio al segretario, dicendogli con aria indifferente: vedete di mandare a queste due disgraziate qualche baiocco sulla cassetta particolare... di S. Giuseppe. E inforcata una quaglia, e levatala all'altezza del naso: quest'anno, soggiunse, sono men grasse che l'anno passato!... Bisogna migliorare la pastura, signor segretario. Quel briccone di Petronio avr

Quella sera dopo il pranzo ci saltò il ticchio di dar dietro a qualche figlia del piacere, di cui vi era in Digione un vero formicolaio. O sia che molte bocche vote di Parigi fossero piovute nella capitale della vecchia Borgogna, o che piuttosto tutta quanta la Francia sìa appestata da una corruzzione ributtante, è un fatto più che provato che il cinismo con cui ti abbordavano, che la franchezza con cui di caffè in caffè, di bottega in bottega queste disgraziate trascinavano le loro grazie e la loro prestituzione era tale, che non potevi fare a meno di sentir dentro di te un disgusto che non eri capace di mascherare: no, non è stata l'abilit

torna a sedere. Mia sorella Giacomina, che da un pezzo mi ha sul cuore, la settimana scorsa mi disse: Nicolò, c'è una ragazza che va bene per te: anzi ce ne sono due: le sorelle Bellini, due care creaturine sui ventitrè l'una, sui ventiquattro l'altra, non troppo giovani e nemmeno troppo stagionate, un po' disgraziate nella famiglia, ma buone, belle, con qualche po' di sostanza. Tu non hai che a scegliere. Esse vivono a Incirano con una zia che fa loro da madre, perchè le poverine hanno perduto i parenti e non hanno si può dire nessuno al mondo. Sotto questo aspetto tu fai quasi un'opera di carit

Per ciò che riguarda la mente, è conforto grandissimo, e gaudio dell'intelletto che riverbera su tutta l'esistenza, studiare, indagare il vero in ogni ragione di cose, diventar lucidi come il prisma, poter come esso rifrangere la luce più pura, e scomporla in sette colori. «Ah, noi donne siamo pur disgraziate!

le picadoras a cavallo a un asino, la espada quella ch'io vidi era una vecchia sessantenne, chiamata la Martina, asturiana, nota in tutti i circhi di Spagna, la espada a piedi, collo stocco e la muleta, come il più intrepido matador del sesso forte; tutta la cuadrilla accompagnata da un corteo di chulos con grandi parrucche e grandi gobbe. Per quaranta lire quelle disgraziate rischian la vita!