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Alberto la prese fra le sue braccia. Era estremamente pallido; si sentiva quasi svenire sotto il peso di quella donna, cui aveva tanto amata e cui amava ancor tanto! Si lanciarono alla danza. Madama le sussurrò Alberto all'orecchio non mettete giammai più il piede in questa casa, e diffidate. Di grazia, di che? Questa casa vi contamina. Voi siete in una gabbia di tigri. Partite all'istante.

Affrettatevi... Che se ella morisse, troppo ne soffrirei!... Avete ragione; ma e questa cassetta? Non temete, la farò abbruciare nella corte, ed io stessa guarderò da una finestra. A me non pensate... Correte, ma diffidate voi stesso di tutto!... , , non dubitate. Vi vendicherò. Salvate vostra cugina. Farò tutto insieme. Addio... Ed escì. Era furibondo.

Ma se per poco voi diffidate, vi spegne il foco.... Ahimè! badate. Le Fanciulle

Diffidate di quelle persone che hanno i denti bianchi e regolari, ma sopratutto bianchi. Difficilmente una donna munita di denti piccolissimi, ben fatti, candidi di quella candidezza abbagliante che esse ambiscono tanto, è una donna saggia e fedele.

No, Sire; non rimproverate di freddezza l'Italia; non diffidate di questa terra che, schiava e smembrata, ha saputo, colla costanza dei tentativi e colla pertinacia de' suoi Martiri, farsi centro di tutte le questioni d'Europa che, ridesta per brev'ora, fu capace di sperperare in Lombardia, in cinque giorni, un esercito di 75 000 uomini; capace di resistere per due mesi, in Roma, con 14 000 uomini raccolti sotto una bandiera di Popolo, a 30 000 e più Francesi; capace di resistere, con armi di militi improvvisati, per diciotto mesi in Venezia, ad Austriaci, fame e colèra; capace di combattere come combattè, colle braccia dei popolani, a Brescia, a Bologna, a Palermo, a Messina.

Ed io, continuò il cavaliere, voglio dirvi che vi guardiate da lei: anche conoscendola, come certo la conoscete, non la temete forse abbastanza. Siete al disopra di ogni sospetto; ma colei potrebbe egualmente nuocervi. Diffidate... La notte, in cui morì mio zio, io feci per accostarmi a voi: volevo dirvi qualche parola sul disgraziato affare della pergamena, mentre eravate appoggiata al letto.

Che vi è ancora? chiese don Francesco. E gettando gli occhi sulla soprascritta: È del conte, disse. Approfitta anch'egli della mia creduta assenza.... Che ha di bello? Poche linee; sentite. «Donna Livia, »State in guardia; siete odiata da due donne perverse, che, lo temo, tenteranno in qualche modo di perdervi. »Diffidate di tutto e di tutti. Il conte di San Giorgio