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Ero rimasto, seduto sul divano, attonito per il curioso indirizzo che la conversazione aveva preso, e alla domanda appena concretata in mente mi vedevo costretto a rispondere che Ettore poteva con arditezza giudicare e criticare quanto avveniva in casa mia. Solo volgendo il pensiero ad alcuni anni prima, la figura di Ettore m'appariva assai più simpatica di quel che non fosse al presente.

C'è nell'uomo una inclinazione naturalissima a dir male degli assenti. Ciò forse avviene perchè da lontano si vedon meglio le cose, e nella natura umana c'è più da criticare che da ammirare.

Ella non prendeva parte alla conversazione, e soltanto quando udì parlare dell'acquisto del giornale, posò la forchetta e domandò con la voce che diveniva molto nasale quando ella voleva criticare: Che cosa te ne farai, Pio, del giornale? Pensi forse a scriverlo da te? Se sapessi, sarei ben lieto di prender la penna, ma non so, rispose il principe in tono allegro.

E un articolo d'una rivista nella quale il signor Jacolliot, vecchio magistrato francese che ha compiuto testè un viaggio negli Stati Uniti, riferisce il racconto fattogli da un suo compatriota stabilitosi da molti anni in un comune della California: un racconto da cui avrete qualche cosa da imparare anche voi che trovate tante cose da criticare negli Stati Uniti.

Anche quella sera, naturalmente, non faceva se non lodare stessa e criticare gli altri, ma ci metteva minore acredine, e quasi una certa bonariet

Criticare, da che mondo è mondo, è stato sempre facile. Difficilissimo è mettersi al posto del criticato e fare meglio di lui. Finchè Max Nordau scriveva libri come la Degenerazione, poteva esser creduto molto abile; questa Battaglia di Parassiti è stata un'imprudenza.

Dinanzi ad una tomba di recente aperta non è lecito criticare, chè unanime sorge il plauso a questa vita bruscamente spezzata.

Lodare o criticare l'Hernani come opera d'arte, dopo quarantott'anni di vita e di fama universale, mi parrebbe opera vana, salvo nel caso di uno studio particolare espressamente fatto, o di un corso d'estetica drammatica. Io non me la sento di dettare il corso, di fare lo studio; inoltre, comincia ad entrarmi addosso la paura di tornar molesto ai lettori, con certe fermate troppo frequenti ai santuari dell'arte. E di queste non vorrei aver biasimo, poichè esse, nell'animo mio, rappresentano tutta l'utilit

Ma se è facile criticare ed attaccare il partito radicale per quello che esso non fu e non fece, la critica è sterile e diventa malvagia quando non riconosce che esso ha conservato una tradizione ed un organismo, che è un istituto politico nel quale il radicalismo diffuso e disperso, cercante ancora le sue espressioni e la coesione politica, può e deve precipitarsi, per rinvigorire il partito e rinnovarlo e muovere per mezzo di esso alla conquista della vita pubblica.

V'è una considerazione però, che rende titubanti molti ammiratori che desiderano di visitare Vittor Hugo; ed è l'accusa che gli si fa d'avere un immenso orgoglio. Certo è che egli sente altissimamente di , e non lo nasconde. Tutti sanno quello che disse, ancor giovane, all'attrice Mars, che si permetteva, alle prove dell'Hernani, di criticare i suoi versi. Signorina, voi dimenticate con chi avete da fare. Voi avete un grande ingegno; non lo nego; ma ho un grande ingegno. anch'io, e merito qualche riguardo. Io lascio ad altri il risolvere questa quistione: se, in qualche caso, uno smisurato sentimento di non sia un elemento del genio: quello che d