United States or Martinique ? Vote for the TOP Country of the Week !


Forte in gamba, ribattè dalle prime panche della platea un'altra voce, che fece rizzar la testa al Bello; le romperemo a te, se non ci dai Barudda e Pippía. Quelli sono amici che si può starli a sentire, perchè non hanno tante fisime, come il tuo re, che il diavolo lo porti. Guercio, un po' di pazienza! disse il Forte in gamba, senza uscire dal suo nascondiglio. La pazienza l'hanno i frati!

Noi non abbiamo la sciocca presunzione di metter qui la predica di Barudda in tutta la sua nativa energia; che a far tanto ci vorrebbero molte cose; verbigrazia la facolt

Anche la prima donna era sgomentata, e agitava le braccia verso la platea, quasi chiedendo, in nome del rispetto dovuto al bel sesso, un po' di silenzio. Ma , altro che silenzio; la burrasca ingrossava. Vada via il re, e venga Barudda! , Barudda e Pippía! Signori, mi avete gi

Bravo! e Barudda, che è frate nel monastero di San Giusto, ha la pazienza che manca a voi altri. Aspettate che la scena sia nel convento, e lo vedrete. Fatecelo vedere fin d'ora, interruppe dal suo posto il Bello, tanto da assicurarci che non l'avete messo in pegno per pagar le tasse. , benissimo detto, fatecelo vedere!

Optime, fili mi; e lasciatevi vedere domani, che oggi s'è lavorato abbastanza. Nel quale i lettori non genovesi impareranno chi fossero Barudda e Pippía.

Ovvva! sclamò una voce dalle quinte, che fu tosto riconosciuto esser quella del socio Pippía. Barudda diè fine alla predica con un altro e più romoroso de' suoi amabili suoni, al quale uno spettatore rispose per tutti: «buon pro' vi faccia!» e se ne andò pe' fatti suoi. Così ebbe fine l'episodio, o, come dicono in Parlamento, fu chiuso l'incidente.

Barudda, il più notevole dei due, parla continuamente furbesco, e vi accompagna sempre le parole, anzi le sillabe, con suoni sconvenevoli. Gli è un tipo di screanzato. Ha un viso tozzo, avvinato, bitorzoluto, e va quasi sempre in maniche di camicia. Pippía non è altro che un suo scolaro degnissimo; mingherlino, pallido (come il morticino dei vecchi fiorentini) col viso tirato a costa di spatola; va sulle pedate del sozio, quanto a morale, ma in genere non gli contende il privilegio dei suoni anzidetti; del resto parla furbescamente come lui, ma con un vizio di pronunzia che gli fa mettere la lettera Ve dappertutto. Egli, verbigrazia, vi dir

Frattanto, a chetare il tumulto comparve Barudda al proscenio, e senza riguardo alcuno per Filippo II e per la prima donna, salutò l'udienza con uno dei soliti suoni, per vibrare i quali egli non aveva neppur bisogno di farsi arco alle labbra col pollice e coll'indice tesi. Quello era il quos ego di Nettuno ai venti scatenati, e bastò a ricomporre ogni cosa.

Il Bello si affrettò per una scala umidiccia e logora dal lungo uso, col passo spedito di un uomo assai pratico del luogo. Al primo pianerottolo una lucerna a riverbero, appiccicata al muro, rischiarava il cartellone dello spettacolo, che diceva così: DON GIOVANNI BASTARDO D'AUSTRIA con Barudda padre guardiano e Pippía converso nel monastero di San Giusto.