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Aggiornato: 16 giugno 2025
Lega, lega questa chiave col funicello della viltá e dispiacimento di te e del mondo; actaccala al piacere di me tuo Creatore: del quale debbi fare uno cingolo e cignerti, acciò che tu non la perda. Sappi, figliuola mia, che molti sonno quegli che hanno presa questa chiave de l'obbedienzia, perché hanno veduto col lume della fede che in altro modo non possono campare dall'etterna danpnazione.
«Incontanente», come veduto ebbi e riconosciuto costui, «intesi», dalla sua viltá, «e certo fui, Che questa», che cosí correva dietro a quella insegna, «era la setta dei cattivi, A Dio spiacenti ed a' nemici sui», cioè a' demòni; quasi voglia dire: come a Domenedio piace l'uomo il quale s'esercita sempre in bene adoperare, «quia non sufficit abstinere a malo, nisi faciat quis quod bonum est»; cosí dispiacciono a' demòni coloro che son pigri, oziosi e tardi, e non si esercitano in male adoperare.
e venni a te cosi` com'ella volse; d'inanzi a quella fiera ti levai che del bel monte il corto andar ti tolse. Dunque: che e`? perche', perche' restai? perche' tanta vilta` nel core allette? perche' ardire e franchezza non hai, poscia che tai tre donne benedette curan di te ne la corte del cielo, e 'l mio parlar tanto ben ti promette?>>.
e venni a te cosi` com'ella volse; d'inanzi a quella fiera ti levai che del bel monte il corto andar ti tolse. Dunque: che e`? perche', perche' restai? perche' tanta vilta` nel core allette? perche' ardire e franchezza non hai, poscia che tai tre donne benedette curan di te ne la corte del cielo, e 'l mio parlar tanto ben ti promette?>>.
Havi data regola di vera umilitá, umiliandosi a l'obrobriosa morte della croce; e di viltá, sostenendo gli obrobri e i grandi rimprovèri; e di vera povertá, unde parla di lui la Scrittura, lamentandosi in sua persona: «Le volpi hanno tana e gli uccelli hanno il nido, e 'l Figliuolo della Vergine non ha dove riposare il capo suo». Chi el cognosce questo?
Egli la sposò per voi questa sposa della vera povertá, conciosiacosaché egli fusse somma ricchezza per l'unione della natura divina, unde egli è una cosa con meco e Io con lui, che so' etterna ricchezza. E se tu il vuoli vedere umiliato in grande povertade, raguarda Dio essere facto uomo, vestito della viltá e umanitá vostra.
Dalle conversazioni vengono alle strecte amistá. Il corpo loro tengono in delizie, perché non hanno la baglia de l'umilitá, non hanno la sorella sua della viltá; e però stanno nel piacere di loro medesimi, stando agiatamente e dilicatamente, non come religiosi, ma come signori; non con la vigilia e orazione.
«Per me si va nella cittá dolente». Nel principio del presente canto si continua l'autore alle cose dette nella fine del precedente, lá dove disse, per le vere dimostrazioni fattegli dalla ragione, sé avere la viltá dell'anima posta giuso e essersi ritornato nel proponimento primo, e cosí, dietro alla ragione, essere rientrato nel cammino da dovere poter pervenire allo stato della grazia, e quindi ad eterna salute, come disiderava; e camminando mostra sé alla porta dello inferno essere pervenuto.
Raguarda Benedecto con quanto ordine ordinò la navicella sua. Raguarda Francesco con quanta perfeczione e odore di povertá, con le margarite delle virtú, egli ordinò la navicella de l'ordine suo, dirizzandoli nella via dell'alta perfeczione; ed egli fu il primo che la fece, dando lo' per sposa la vera e sancta povertá, la quale aveva presa per se medesimo, abbracciando le viltá.
La caccia ha principio: la belva si appiatta in un pantano; è scoperta; i cacciatori le sono addosso. Ma impaurito si arretra ognuno. Solo a Terone il cuore non batte di paura. Egli bestemmia la viltá de' compagni, bestemmia la lor divozione, bestemmia Dio; e si avventa alla fiera.
Parola Del Giorno
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