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Aggiornato: 10 luglio 2025
PARDO. E a te dia Dio il malanno e la mala pasqua. GULONE. Par che siate adirato meco. PARDO. Toglimiti dinanzi, che mi vien voglia farti cader da bocca cotesti tuoi denti. GULONE. Poca offesa t'han fatto sempre i denti miei. PARDO. Me l'ha fatta la tua lingua. GULONE. La mia lingua v'ha sempre lodato. PARDO. Le lodi ch'escono dalla lingua di un par tuo, son vergogne degli uomini da bene.
Perocch'egli è un fanciul soggiogatore d'ogni riguardo e alle vergogne avvezzo: Dalla cittá non de' rimaner fuore disse quest'equipaggio mio, da sezzo; e pose al tiratoio il servitore dall'altra parte senz'alcun ribrezzo. Lasciando nella pozza il caval morto, ridusse alfin la navicella in porto.
Il resto d'Italia, invece d'obbligare il Governo a lasciar proseguire i Volontari vincitori, almeno sino a Roma, si trincerò nel dolce far niente, e le botteghe dei preti si stiparono di devotissima ciurmaglia, sino negli atrii e vestiboli, per rendere grazie a Dio d'aver conservato all'Italia il suo maggior nemico, la causa di tutte le sue vergogne e sciagure.
Da un'altra parte, il pubblico generalizza troppo facilmente. Se in un libro si descrivono soltanto delle miserie, delle vergogne, delle crudit
Belli i tuoi Mille, Italia! Essi rappresentavano il tuo esercito dell'avvenire. Non più mille allora, ma milioni, ripeto ed allora? Allora spariranno dalla tua terra, bella infelice! i boriosi tuoi dominatori e con loro chi infamemente speculava sulle tue miserie e le tue vergogne!
«O signor mio, io ho scorso questa terra, che delle antiche glorie si fa manto alle vergogne moderne, e l'ho veduta piena di delitti; il mio braccio ha vegliato per la innocenza, e la gente mi ha benedetto; e poichè dura eterna la guerra della ingiustizia contro la debolezza, io non ho posato che pochi momenti.» «E in quei momenti?»
E qui cominciò per l'Italia una iliade di vergogne tali che la penna istessa par si sdegni dallo scriverle. Fu allora che Nan
Egli si leva a parlare: E sovra italiche labi e vergogne De l'ire chiuse puntando l'arco L'aspra parola, frenata al varco. Tenta di arguzie vestita uscir. Ma i forse, i quasi, i periodi corretti, i cauti motteggi gli sembrano una triste concessione, una vilt
A tutti gli autori, dai quali ho preso sì numerosi estratti, bisognerebbe aggiungere Mayhew, tanto popolare nella Gran Brettagna, e la cui opera interessante e notevolissima: London labour and London poor, Londra operaia e Londra povera, denuncia senza riguardo agli abitanti della ricca metropoli tutte le vergogne delle loro piaghe sociali.
CINTIA. Erasto, se mi amate non fate cotal pensiero: avete sí poco conto dell'onor mio che le mie vergogne secrete volete che sieno palesi a tutto il mondo? Deh, non fate cose spinto dalla furia, ché poi non possiate pentirvene rinvenuto in voi. ERASTO. Padrona, ho cosí rissoluto. CINTIA. Uccidetemi piuttosto e sepelite me e le mie disonestá in queste tenebre! lasciate di grazia, oimè!
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