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Aggiornato: 19 luglio 2025


Ebbene: in cotesto tuo aspetto freddo e rassegnato tu vali per me più di tutti i fiori che abbelliscono e abbelliranno i giardini della terra. Non perchè dal delicato ramo che ti diede la vita sia venuta a staccarti trepidante la mano d'una donna, chè tale felice sorte non ti toccò. Non perchè tu sappia la volutt

Nondimeno tutto questo assieme di rimembranze, questa nuova esistenza che era venuta ad aggiungersi a lui, non turbava, non confondeva le memorie speciali della sua vita. Una linea impercettibile separava le due coscienze.

Un'idea gli era venuta che gli pareva bellissima, vasta, nuova, ed aveva con moltissima fede e qualche speranza incominciato questo nuovo lavoro. Era dunque indispensabile di abbandonare il resto, ed egli aveva tutto abbandonato, vivendo Dio sa come. Nulla lo arrestava, il suo coraggio paziente e calmo non conosceva ostacoli, la sua forza di volont

Benissimo. Bada che non dico per indurti a lasciar qui la famiglia. Si capisce che ti sia di conforto averla subito con te. Oh non è questo. Pausa; poi con accento doloroso: Sai perchè non li lascio? Non mi fido. Di chi non ti fidi? Dei miei. Se tu sapessi cosa ho veduto in casa mia dopo che è venuta la rovina! Mia moglie ti par frivola e svaporata.... eh? Non ho mai detto....

Avevo paura della delusione che subito sarebbe venuta dietro al tentativo. Pure, una volta, mi lasciai trascinare.

Questo era l'essenziale; quanto alla vendetta, sarebbe venuta poi; che intanto la era, giusta il proverbio de' Côrsi, una vivanda da mangiarsi fredda. Il racconto dell'Assereto fu ascoltato dagli amici Templarii con una attenzione che mai la maggiore.

Erano brevi monologhi che Varedo borbottava per conto suo. Gustavo Aldini era fuori nell'andito, sollecitato dalla cameriera di sbarazzarla di certi importuni che pretendevano la mancia per uffici prestati durante i funerali; Bardelli seduto davanti al suo piatto vuoto, girava gli occhi intorno a guisa d'uomo che non sa se dorma o sia desto. Gli usci, tranne quello che dava nell'andito, erano spalancati, ed egli spingeva lo sguardo or a destra ed ora a sinistra nelle note stanze di dove non gli sarebbe più venuta incontro Bebè, dove non avrebbe più visto Diana. Addio, Bardelli gli aveva detto Diana quella mattina. Grazie di quello che ha fatto per noi... E che il Signore la ricompensi.... Pochi minuti dopo, mentre il corteo si moveva, egli aveva creduto scorgere per un istante il bianco viso di lei alla finestra, fra gl'interstizi di due cortine... E adesso ell'era partita per non tornare, come non tornava Bebè.... La bambina adorabile che lo aveva amato, la donna angelica che lo aveva assolto, le due dolci creature che avevano brillato, luci benefiche, nel grigio orizzonte della sua vita, s'erano dileguate per sempre. Ogni cosa qui parlava di loro, ogni cosa ricordava la loro presenza, ogni rumore evocava il suono dei loro passi, delle loro voci; ma esse non c'erano... Una sola persona pareva indifferente a tanta miseria, ed era il capo di quella famiglia distrutta... Ambizione e vanit

Pensò a Fortunata; s'era viva, se lo sapeva in quello stato, sarebbe venuta ad assisterlo.... Ma per mezzo di chi mandarla a cercare!... Egli non poteva più scendere, non si reggeva più sulle gambe. Era in queste smanie quando Fortunata entrò nella camera. La prima impressione di Leonardo fu un'impressione di spavento. Era proprio sua moglie in carne ed ossa, o era uno spettro?

Marone adunque doveva partirsene senza aver nulla concluso; e se ne andava per rispondere al signor Nicolazzo: quando in alto di quell'ultima ripidissima branca di scala che metteva nel corridoio delle soffitte si trovò faccia a faccia con Giovanni Selva che saliva. Quest'incontro gli piacque poco; avrebbe desiderato che non si fosse saputo di questa sua venuta, e tanto meno da codesto amico del pittore con cui aveva avuto pochi giorni prima, riguardo a quel ritratto, l'abboccamento che fu narrato. Marone salutò in fretta: si strinse al muro, e fu sua intenzione sgusciar via per discendere sollecito; ma egli non aveva più l'agilit

Allorchè, venuta l'ora della partenza, Gioconda dovette salire in treno per non tornar forse mai più a Perugia e far così incolmabile l'abisso che la teneva lontana dalla suocera e dalla cognata, il dolore e l'ira le pervasero l'animo.

Parola Del Giorno

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