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Aggiornato: 1 ottobre 2025


Veduto l'Abate solo, in un salotto, accanto ad Antonietta, subito si appressò. La ragazza sta male... molto male gli disse in fretta l'abate l'affido a voi per un istante... io vado a cercare la principessa. Ma gi

Lo sforzo penoso d'Emilia non le sfuggiva, avvertendola che la vita loro, con quello studio di menzogne, di dissimulazioni, con quella commedia di sorrisi e di fiducie, la vita loro diveniva intollerabile. Vado, ella annunzio, quasi a malincuore. Arrivederci, Emilia. Emilia si levò, allora, d'un colpo, e andò incontro alla sorella.

A meraviglia!... Quando potrò vederlo? Stassera istessa.... Vado subito in cerca di lui.... Non convien perder tempo sai bene c'è grande carestia di domestici, e qualcuno potrebbe prevenirci. Bada ch'io non voglio spender troppo.... Il mio uomo deve avere delle esigenze modestissime. Fedele? A tutta prova.

Intanto, così, per non destare sospetti, io vado a finire la mia partita. E infatti, Giano tornò a sedere al tavolo di prima, e a giuocare tranquillamente. Un altro uomo entrò nell'osteria, e si avvicinò a Curzio: era Gaetano Tognetti. Anch'esso aveva ricevuto dallo scultore un appuntamento in quel luogo. Curzio lo prese per mano, e lo condusse al tavolo dove aspettava Monti.

Ecco, voi andate in collera; notò il serafino, arrossendo. Vi ho proprio toccato sul vivo. Senza volerlo, badate, senza volerlo. Non vado in collera, e voi non m'avete toccato sul vivo; replicò il padre Anacleto. Mi avete chiesto una confessione, ed io ve l'ho fatta sinceramente. Ma gi

Ah, no, Raimondo, non lasciarmi in questo momento, te ne scongiuro! Sforzandosi d'essere disinvolto. Ma, mio caro, ho i miei padrini che mi aspettano. Li ho invitati a colazione, ed è il meno che si può fare in queste circostanze. Poi, alle quattro parto.... PIERO alzandosi. Parti? . Non te lo avevo detto.... eh, sfido, con questo po' po' di roba.... Vado a Torino.

«Ve lo prometto.» «State di buon animo.» «Sto.... ma andate.» «Vado. E qui che sentitedomandò il Caserta, premendolo con la manca presso la ferita. «Dolore!» «E quiscorrendo con le dita, e toccandogli la clavicola sinistra. «Dolore!» «E qui?» «Mo.... orte

Non c'è modo di correre! Con le mie ali vado snidando grappoli di pipistrelli che mi sputano addosso la loro fuliggine commista al tuo olio di ricino!... I serbatoi del romanticismo.

Il vecchio Salapolli borbottò tra i denti: Sette giorni! «Sette paia di scarpe ho consumate Di tutto ferro per te ritrovare». È inteso! disse Bruno, stendendo la mano all'amico. Sarò da voi domani!... E quando egli ebbe varcata la soglia. Bruno si volse al Salapolli, e gli annunziò: Domani! Vado da Nicla domani. Hai capito? Tu credi ch'io sarò felice?

11 novembre. Oggi parto. La natura è mestissima, ed io vado incontro alla noia ed allo scoraggiamento.... Non amo più i poveri: sono indifferente agli studii. Sento gi

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