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Aggiornato: 22 giugno 2025


Di cittade in cittá di me fece uso; tu vedi il modo, ch'io tacer ti posso, e servo per le spese come il miccio, la notte dormo in su quel pagliericcio.

68 Di questo e d'altre cose fu diffuso il parlar de l'apostolo quel giorno. Ma poi che 'l sol s'ebbe nel mar rinchiuso, e sopra lor levò la luna il corno, un carro apparecchiòsi, ch'era ad uso d'andar scorrendo per quei cieli intorno: quel gi

Rettamente avverte che i pagamenti mediante titoli di credito suppongono un uso almeno parziale di moneta in linea definitiva. Perspicuamente dimostra che la moneta dev'essere una ricchezza, e prova il carattere naturale di talune delle leggi economiche che la reggono.

E ora, signori, se volgendo le spalle alla folla spettrale che ci fluì davanti noi entriamo negli studii dei nostri artisti, dei nostri poeti, dei nostri romanzieri, ci appare intatta l'antica potenza fascinatrice del dolore. Siamo pure condotti a considerare che nell'arte moderna si manifesta più e più la inclinazione a un uso razionale del dolore per diversi scopi di cui è conscia. L'arte moderna volentieri filosofeggia e parteggia, volentieri rappresenta il dolore come prodotto di esistenti ordini morali e sociali cui l'artista vuole additare come opposti a un ideale della sua mente e possibili a riformarsi giusta questo ideale. Noi osserviamo in pari tempo che il dolore così manifestamente rappresentato in servizio di tesi morali o sociali non ci commuove nell'opera d'arte quanto il dolore che procede dall'ineluttabile, dalle fatali condizioni della vita sulla terra, dalla morte, dall'amore, dai problemi della sorte umana, dalle ombre dell'al di l

Se per timor mi uscisse mai del labro di non commesso, pensato fallo, confessíon mendace?... Da lunghi anni uso a mirar dappresso assai la morte, tu stai securo: io non cosí; d'etade tenera ancor, di cor mal fermo forse; di delicate membra; a virtú vera non mai nudrita; e incontro a morte cruda ed immatura, io debilmente armata; per te, se il vuoi, fuggir poss'io di vita; ma, di aspettar la morte io non ho forza.

I pochi invece che davano dell'aristocratico a Rubieri nutrono un vero e alto disprezzo per tutto ciò che non è colore o scalpello; negano che l'arte abbia bisogno di coltura, giacchè per essi l'intenzione è tutto; chiamano imbrattacarte gli scrittori ed i critici, e disprezzano e odiano la letteratura e anche l'acqua, tanto per uso interno come per uso esterno.

«Voi vedetele disse, «ch'io faccio uso del permesso da voi accordatomi. Vengo per dirvi addio, sebbene abbia avuto la fortuna d'incontrarvi ieri soltanto

Onde quei tartari del Catai, che Marco Polo e dopo lui tant'altri ancor moderni raccontano aver in uso monete di carta sigillata dal loro re ed altri ministri, non ne sentono incomodo alcuno, mentre comunemente fra loro sono accettate.

E il sarcastico personaggio, sporgendo il cavo della mano coll'indice e il mignolo stretto, fe' l'atto burlesco di offrirgli una presa. No, grazie non ne uso.

Le storielle erano il suo punto debole. Ne contava molte, ne contava troppe. Ne aveva una, fra le altre, che spacciava per uso e consumo de' suoi adoratori, i più ricalcitranti al regime negativo, e che pareva un romanzo del Montépin.

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