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Aggiornato: 11 giugno 2025
Sì: tuo figlio, nato da quella santa, che un tempo, nel suo umile paesello, si chiamava Maria; nato da colei, che or fanno sei anni, co' suoi vergini baci... Maria! esclamò l'Albani coll'accento della più viva commozione; ma tu... poco dianzi... dicevi...
Chi n'è cagione di questo? l'amore proprio e le corna della superbia. Però che, se egli avesse amato me sopra ogni cosa e l'anima di quel tapinello, e fusse stato umile e senza timore, avarebbe cercata la salute di quella anima.
Mentre la povera mamma sentiva gelare il cuore al pensiero che Flora potesse correre il mondo in cerca di un tozzo di pane, che non avrebbe saputo inghiottire, Flora sentiva crescere la sua commozione per questo segreto e umile benefattore, che da un anno le aveva ricoverate nella sua casa senza mai avanzare il suo credito di benevolenza.
Egli sopportava qualunque insulto, ora tranquillo, ora umile, ora amorosissimo, e questo, non per amore, no, io lo intendeva bene, ma per la consuetudine della passione, per il legame oscuro ma saldo con cui la passione serra le persone, per la passione della mia persona, delle mie labbra, delle mie braccia!
75 Indi va mansueto alla donzella, con umile sembiante e gesto umano, come intorno al padrone il can saltella, che sia duo giorni o tre stato lontano. Baiardo ancora avea memoria d'ella, ch'in Albracca il servia gi
E tutti si volsero, e tutti guardarono la vergine dai lisci capelli neri, che sorrise, umile, nella sua bianchezza di fanciulla malata. Sì, era malata in Cristo, e negli uomini, e nel dolore della sua fredda verginit
Cipriano, in sembiante umile e dimesso, avanzò verso il duca un seggiolone e tenendoglisi chinato innanzi ripetè: Duca, troppo onore! Dottor Cipriano disse il duca stimo fortuna l'avvicinarvi. So che molto è il vostro ingegno, che grandi sono i meriti vostri, epperò mi consolo davvero d'aver a trattarli con uomo riverito e stimato. Duca, i vostri elogi mi confondono.
Coi cugini Bollati la contessa Zanze era a vicenda umile e petulante, supplichevole e minacciosa.
Dinanzi a quelle infime anime egli si faceva umile: serviva le sue bestie, trascurava sè stesso per badare che non mancassero di nulla; se qualcuna ammalavasi non aveva più un momento di pace.
«Cara Emilia,» riprese Sant'Aubert, «figliuola mia, assoggettiamoci con umile rassegnazione all'Ente che ci ha protetti e consolati nei pericoli e nelle afflizioni. Ogni istante della nostra vita è da lui conosciuto; egli non ci ha mai abbandonati, e non ci vorr
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