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Aggiornato: 4 ottobre 2025
Spesso, quando sono sola, mi tolgo di dosso il vestito inutile e mi metto a danzare davanti allo specchio. Fin da ragazza ho danzato cosí, e fin da ragazza ci ho trovato gusto. Fin da ragazza?! Cioè?... Quanti anni avevate? Pochi potevo averne. Ne avevo dodici, ne avevo tredici... Probabilmente, qualcuno v'istigava, qualcuno v'insegnava...... Chi v'insegnava? E il vostro patrigno lo permetteva?
Quest'ultimo anzi moriva di sonno. Io non posso più gridò finalmente, arrestandosi. Ma Domenico teneva duro. Ci rovini osservò crudelmente. Se non arriviamo per le quattro, addio i denari. E son tredici miglia. A Paolino si piegavano le ginocchia. Erano arrivati presso il giardino del conte. Un muricciolo alto poco più di un metro lo separava dalla strada. Io non voglio scoppiare disse Paolino.
Trovò il governo provvisorio composto di tredici persone (cattivo numero!). Mancava il denaro, quantunque ci fossero due ministri di contabilit
Non avevo che tredici anni quando mio padre morì; mi aveva confidata fin da bambina ad una buona signora, che mi tenne seco anche dopo la morte di lui.... sino a quando.... Ella si arrestò involontariamente, indi: Sino a quando mi maritai, proseguì. Vostro padre era guerriero della repubblica veneta, n'è vero? Sì.
Venite meco. Seguitemi dove comincia la vasta campagna che fu, or son tredici secoli, il convegno delle razze umane, perch'io vi ricordi dove batte il core d'Italia.
Infine, come furono ai dodici, il padrino del Forniglia disse ridendo: o senta, vogliam far tredici? Facciamo tredici per la buona misura; rispose Bonisconti, mandando il piede di costa alle parole; ma l'avverto che è un brutto numero. Allora, quattordici! Quattordici, e crepi l'avarizia!
Né questo errore lo defenda, che la pragmatica stabilisce il prezzo del scudo d'oro in carlini tredici, perché dall'uso non s'osserva, né credo che egli o altri avesse dato o volesse dare li scudi, né in quel tempo né al presente, per carlini tredici.
Fanciulle di tredici anni, che avevano la pelle diafana e gialla come l’ambra e lunghe sino ai calcagni le chiome, erano a lui offerte dai padri; ed egli molto si dilettava dell’amore. Bufali eccitati con ortiche venefiche e tigri furiose combattevano dinanzi a lui, dentro gabbie di bambù ampie come circhi.
E quei parenti, due villani, lenti, freddi ed avidi, che non avevano fatto mai nulla per lei, si portarono via il frutto delle sue fatiche e privazioni, la dote del bersagliere, il tesoro d'amore, che la poveretta aveva impiegato tredici anni a raccogliere. Il giorno quindici arrivò il bersagliere e venne direttamente da noi.
Assolutamente la vedova non voleva rispondere; crollò il capo e si die' a frugare impaziente nelle ceneri. Tacqui. «Quante ore sono? mi chiese avvedendosi che il suo silenzio mi offendeva. Le quattro. È tardi; bisogna che me ne vada; ritornerò... Mancano veramente tredici minuti alle quattro... La signora Nina sorrise e non se ne andò. Io non comprendeva perchè, ma il cuore scampanava a festa...
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