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Aggiornato: 29 giugno 2025


"E sarei la più triste e la più grama, "La più steril di pace e d'allegrezza, "E potrei d'amarezza, "Non più di gaudio, pagar la tua brama. "Sappi ch'io sono ancora un'illusione, "Ma non siccome un bella e gioconda, " alla mia treccia bionda "Chiederesti il profumo e l'oblivione!

E comporranno un giorno, Madlen, la tua treccia bionda e buia, per la eterna supinit

Nulla di nulla. La Rondine. Che disgrazia! La Salvestra. Non si confida. E sa com’è testereccia! Si tiene tutti i suoi pensieri nel suo capino ostinato e, quasi non fossero abbastanza chiusi, me li fa serrare intorno con quella treccia più ritorta d’una corda stramba. La Rondine. Le s’addice molto, veramente. La Salvestra. Ne convengo.

L'atto furtivo, quel tremolio di riso ch'era nel suo bisbiglio e che tradiva la sua gioia infantile d'avermi sorpreso, quella maniera d'allacciarmi, tutte quelle grazie agili mi ricordarono la Giuliana d'un tempo, la giovine e tenera compagna degli anni felici, la creatura deliziosa dalla lunga treccia, dalle fresche risa, dalle arie di fanciulla. Un soffio della stessa felicit

Non è la gabbia ardente d'un faro enorme a cui guida la treccia sfolgorante delle rotaie, scie fosfòree di un'elica?

E fu la vostra amante in una camera d’albergo, dopo una sera troppo calma od un bicchiere troppo colmo... Chi era?... Forse nessuno; la donna più bella che vedeste, il colore della terra d’esilio, l’unica forse che v’innamorò. Sul vostro guanciale disciolse per qualche notte la sua treccia profumata; vi disse molte cose di , molte cose poco importanti, che saranno fors’anche vere...

Finamente poi osserva come anticamente i soldati acquistavano diritto a farsi una treccia per ogni nemico ucciso o fatto prigione, e dieci fatti simili permettevano di fare a trecce tutta la testa e vede nell'attuale uso abissinese una tradizione di questo costume.

E torneranno alle Fontane del Miracolo i greggi degli eterni miserabili, a dimenticare nel sogno d’un’umile pascolatrice il sogghigno freddo e sarcastico dell’uomo che si chiamò Voltaire. Hai una treccia che ti veste, Madlen, come il fiocco abbrunito dal sole veste la pannocchia del grano...

Il rumore ogni giorno saliva. Quel mugnaio, adirato, parlava di scacciare la figlia. Anzi disse ch’ella aveva nel corpo il dimonio del fuoco degli uomini, e perciò vedeva con doppi occhi, ed era meglio la buttasse per la campagna, con la sua treccia spettinata ed i suoi occhi da trovar fortuna. Ma dal borgo il rumore saliva.

Hai una treccia che ti veste, Madlen, come il fiocco abbrunito dal sole veste la pannocchia del grano...

Parola Del Giorno

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