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Mentre mia madre, inginocchiata sul gradino sporgente dalla base pregava in gran raccoglimento, io, rimasto in piedi dietro a lei, mi sentivo invadere da un tormentoso senso di invidia per Colei che dormiva sotterra il sonno da cui nessuno si desta. Non riuscivo a immaginarmela disfatta, ridotta orrido scheletro, irriconoscibile.

Con questo martello passò Buonvicino la giornata: invano procurò divagarsi in altre cure, in differenti pensieri. La notte non chiedetemi se velasse le pupille; il seguente fu più tranquillo, o l'altro, o l'altro. Aspettava una risposta, e la risposta non sapea venire; temeva, sperava; e quel rimanere sospeso gli venne alfine così tormentoso, che, per togliersene fuori, pareagli avrebbe sofferto meno di mal animo la certezza del peggio. Alcuna volta per uscire dalla perplessit

Di Benedetto Varchi Quando doveva, ohimè, l'arco e la face, l'una spenta del tutto e l'altro stanco, a questo ardito e tormentoso fianco per suo gran danno e mio, troppo vivace, non breve tregua pur, ma eterna pace donar, poi che nel lato destro e manco per le nevi del capo omai vien bianco il crin fatto d'argento, che spiace;

Quello era un linguaggio tra i due, che non aveva mestieri d’interpetre. E se nella vita si potesse parlare sempre quello, confessiamo sinceramente che nessuno di noi vorrebbe imparar lingue straniere, perdere il tempo su quel congegno legnoso, tormentoso e sciocco, che è la grammatica. Che cosa diedero quel giorno da mangiare a Damiano?

Con uno sforzo disperato aveva cercato liberarsene, aveva voluto gettare lungi da quel fardello tormentoso; ma gli mancava la capacit

Mi era così tormentoso il pensiero che aveste potuto mancarmi. E sentendo com'ella rinnovava lo sforzo per liberare la sua mano che tremava febbrilmente: Via, dunque, egli soggiunse con tenerezza, perchè tremate così? Di che avete paura? Ho fatto male, ho fatto male! Avrei dovuto trovare la forza per non ascoltarvi.

E a poco a poco quel tormentoso senso di invidia si calmava per dar luogo a un sentimento di compassione di me stesso, che tornava a farmi zampillare nel cuore inaridito la sincera e copiosa onda di affetto di cui era stato capace negli ultimi mesi della vita di Fausta, quando l'avevo amata umanamente, senza sottintesi, senza secondi fini, per la sua bellezza, pel suo affetto, pel suo sacrifizio; e avevo tremato dall'angoscia di perderla, dal rimorso di aver affrettato sconsigliatamente la sua misera fine; e l'avevo pianta come non avevo mai pianto fino allora, dopo.