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Aggiornato: 14 giugno 2025
Dacchè aveva conosciuto Vincenzo, il rimpianto per la vecchia rugine di famiglia che lo avviliva in faccia al cugino, era diventato un tormento pel suo cuore. Oh, se avesse potuto riparare quel passato! Vedersi stendere la mano da quei parenti! Entrare in quella casa! Se avesse potuto diventare l'amico di Vincenzo!
Il ventaglio sventolava all'aperto sopra la testina bionda entro cui ruggiva un vulcano e a tormento maggiore un ridere franco, argentino, chiassoso, andava a riempire l'orecchio di Paolina che si sentiva disposta a piangere forte.
E accanto a questa angoscia era l'altro lancinante tormento: il pensiero della sua vita sterile e del suo ingegno sprecato. Poichè ben lo sapeva, qui, a Praga, ella non avrebbe mai fatto nulla, non avrebbe mai terminato il Libro... Ancora una volta la percezione acuta della fuga del tempo e della brevit
Valanghe di emigrati italiani, cacciati in furia dai paesi in armi, si riversavano sulle terre della patria, in treni merci, in carri bestiame, in un tormento canicolare di fuga. Bambini morivan per via, donne si sgravavano nei vagoni, mandre umane arrivavano sudicie, mute, inebetite, sperse: e i mariti non ritrovavano più le mogli, e le madri smarrivano i figli.
Prima vuol ben, ma non lascia il talento che divina giustizia, contra voglia, come fu al peccar, pone al tormento. E io, che son giaciuto a questa doglia cinquecent’ anni e più, pur mo sentii libera volont
E, così facendo, noi abbiamo fiducia di raccogliere ed in qualche modo precisare le tendenze spirituali e religiose della nostra epoca. Poichè la gloria e il tormento di essa, da quando sorse l'et
Forza di melodia, che da un tormento intimo viene, e che talor mi strozza dentro così, che n’ho la gola mozza, ma non la posso liberar nel vento. Manca l’arco che il mio ritmo selvaggio accompagni con l’ebbra ala d’un’eco. Quell’arco è il tuo. Forse tu pure un’eco cerchi nel mondo, o nòmade selvaggio.
Ho assistito più volte alla sua mirabile incarnazione nell'Osvaldo degli Spettri, e non mi è parso di scorgervi quell'eccesso di verismo patologico rimproveratogli dai critici tedeschi. Osvaldo è malato moralmente e fisicamente; la sua intelligenza vagola in mezzo alle nebbie incipienti della follia alcoolica ereditaria; la sua lingua incespica, come le sue gambe che si risentono della debolezza della spina dorsale. A poco a poco, quelle nebbie della mente si fanno sempre più dense, il suo tormento è atroce; egli ha coscienza dello stato in cui si trova; ha strappato al medico la verit
Guarda, e gli mostrò gli occhielli logori e la fodera rappezzata della giacchetta, e non ne ho un'altra. E nella mia camera manco di tutto; e anch'io stamattina non ho fatto colazione: un po' di caffè col latte. E tutti i giorni il tormento dei debiti; la paura di qualche scenata. E credi che io voglia adattarmi a far sempre questa vita impossibile, da cani?... Ah no!
Così, nella prima giovinezza, Damiano aveva anch'egli sentito, e senza quasi saperlo, l'influsso della funesta malattia del secolo, il tormento del dubbio.
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