Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !
Aggiornato: 6 giugno 2025
Il dì medesimo della battaglia, re Carlo trapassava dai mari di Toscana a quei del regno, avendo seco da quaranta galee, portato da prosperi venti, da novelle speranze, finchè a Gaeta il nunzio incontrò, scrivealo al papa egli stesso, di sollecitudine e angoscia. Più che la perduta flotta, il trafisse la morte e prigionia de' suoi gagliardi; del figliuolo sol rammaricossi perch'era un pegno in man dei nemici; talchè nel solito abbandono di rabbia, o infingendosi, imprecavagli: «Foss'ei morto com'è prigione! Che m'è a perdere un prete imbelle, uno stolto che si da sempre a' consigli peggiori ?» I terrazzani di Gaeta, che gi
Ma quel vincolo fatto di antiche schiavitù terriere era diventato insopportabile ai terrazzani veronesi della decadenza della Repubblica, che ripetutamente ed acerbamente se ne dolevano, offrendosi perfino di pagare la prescrìtta decima in denaro sonante.
Con ciò quei terrazzani intendevano piuttosto a liberarsi delle guarnigioni che dell'onere che loro derivava per la presenza della cavalleria nelle loro terre. Ma il Senato, nel 1782, riconfermò nel modo più esplicito il pieno vigore delle antiche servitù, «essendochè la fornitura delle decime alla pubblica cavalleria è destinata alla comune salvezza di tutti, per il mantien di quell'arma» .
L'umile corteggio, composto di poco meno di un centinaio di persone, era chiuso da altri terrazzani che, non appartenendo alla Confraternita, si erano messi i loro giubboni della festa; e in mezzo a loro, correndo innanzi e indietro, fra le gambe e gli ombrelli chiusi, una masnada di ragazzetti scamiciati pei quali quella riunione di gente era una festa tanto più gradita perchè era una soprappiù delle solite del calendario.
Fuggono la mattina innanzi a noi cacciati dalle nostre palle e dai nostri ferri, e vengono sulla sera ad infuocare le abitazioni senza difesa e ad uccidere le donne e gli inermi terrazzani. Ah sgherri incendiarii, assassini! Ma guai a voi, se avete poste le mani su di esse!
Fanatico socialista è l'altro Achille Ghiglione, che a Niguarda, ove è domiciliato, sobillò con fervore quei terrazzani incitandoli alla resistenza e al disprezzo per le autorit
Diplomi dati del campo a Bruzzano il 6 agosto duodecima Ind. perchè a Squillaci e in altri luoghi si ricercassero i disertori della flotta, e a prevenir quelli dell'esercito si ponessero guardie de' terrazzani a tutti i passi vicini al campo, cioè: Nicastro, S. Biaggio, e altri. Si guardi che non passino travestiti da mercatanti, ibid., fog. 167, a t.
Anche a lui volevano bene quei terrazzani, più ancora che non lo rispettassero come vassalli. Gi
Suzzani ricominciò a percorrere lo stanzone senza zuffolare l'inno dei lavoratori, la sua aria favorita che ci regalava dalla mattina alla sera senza perdere di lena e Ghiglione, il tremendo Ghiglione che aveva sobillato con fervore i terrazzani di Niguarda, si era gettato a capofitto in un manuale di musica da quindici centesimi. La colazione passò nel silenzio.
A tutto s'era pensato, a tutto s'era, come meglio potevasi, provveduto. Ottanta terrazzani erano presti, forniti di picconi, pali di ferro e pale a inalzar barricate, ove si prolungasse, per incidenti non preveduti, la lotta. L'impresario dell'illuminazione a gas era nostro e s'era con lui d'intesa perchè l'illuminazione, occorrendo, non avesse luogo.
Parola Del Giorno
Altri Alla Ricerca