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Aggiornato: 12 giugno 2025
Corsero alcuni istanti fra sì tenera commozione, e poichè ebbe qualche tregua il compianto, Girani composto a serenit
Quando credeva di non essere veduta, accarezzando Argo con tenera sollecitudine, una lagrimetta le spuntava sul ciglio, e le scorreva sulle guancie; ma appena udiva rumore si ricomponeva, e continuava a mostrarsi tutta intenta alle solite occupazioni di casa.
Il babbo sorrise e diede una tenera occhiata al ritratto della povera mamma, che sotto i mobili riverberi della fiamma pareva agitato e vivo; poi mormorò: Io non ho mai passata una notte di Natale così serena e tranquilla come questa volta, nemmeno negli anni bellissimi della prima fanciullezza, quando si sognano gli angeli e i pastori che vanno per la via al suono delle cornamuse.
Passò nella sua camera, indossò la veste talare, prese il berretto e ritornò nella saletta. Il convoglio funebre era ancora in cammino, egli aveva un istante di tempo. Si accostò alla Cristina che piangeva sempre, e con quella voce tenera e profonda, che a lei faceva tanto bene, le disse: Non piangere più. Tuo padre è tranquillo adesso. Dio gli ha perdonato.
E l'altro daccapo, con quella voce tenera, morbida, insinuante a pregarla, a supplicarla; ma pregarla di che cosa? Supplicarla per che cosa? Ancora per la cambiale? Per la rinnovazione? No. Perché la guardava in quel modo?... perché le baciava la mano?
Ella rise più sottilmente ancora, dicendo: Via, non esagerare.... Noi non ci amiamo fino al delitto. Improvvisamente egli la lasciò, le voltò le spalle, mosse un passo, afferrò la maniglia dell'uscio per ripassare nella propria cabina. La voce di lei lo trattenne: la voce non più fredda e incisiva, ma tenera e dolce come nei momenti migliori. Sei capace di riconoscere la verit
Le tornava al fianco come un'ombra, intento, combattuto fra la trepidanza d'essere importuno ed il desiderio d'essere un eroe; rispondeva con un sorriso alla tenera sollecitudine di Mariuccia, la quale aveva visto il letto del fratello intatto e non sapeva che pensare, tappava la bocca al rimorso perchè stesse zitto, sentiva in cuore una gioconda danza di baldi propositi, si prometteva mille ricchezze, e smaniava perchè mancavano due ore sole alla partenza ed egli così perdeva il tempo senza far nulla. E che male ci sarebbe stato se egli avesse detto a Costanza: «ancora uno» e poi «ancora uno, ancora uno?» Un bacio di più non impoverisce chi lo d
E per non trovarsi innanzi alla tenera sollecitudine di quella faccia serena di vecchio, tutta rughe ed amore, girò sui tacchi come sopra un cardine, e se n'andò a testa bassa, curvandosi a raccogliere un fiore che non guardava nemmeno od un sassolino che lanciava distratto a saltellare sul viale...
Non negò, non confessò di esser autore del delitto: tacque sempre: gli ripugnava, mal suo grado, fino il dichiarare ch'egli era innocente, per una tenera deferenza per Enrica. Qualche volta era stato tentato di parlare, allorchè il pensiero gli correva a suo padre; ma rifletteva subito: A che prò? Quali testimonianze egli aveva? Chi avrebbe prestato fede più a lui che alla figlia del duca?
Ho detto che gli uomini della presentanea generazione, sottentrante a quella del 1821, si trovarono posti fin dalla più tenera infanzia nella condizione di orfanelli allevati da una madre timida e di corto senno, o da vecchi congiunti, ancor più timidi e meno assennati. Ho detto che l'educazione pubblica che ricevettero nella loro adolescenza non tendeva ad altro scopo che a fiaccare in loro ogni energia, ad inspirar loro l'unica virtù dell'obbedienza, ad inculcar loro queste massime: dovere l'uomo prudente cansare ogni briga; esser tenuto l'uomo giusto e buono a nodrire una sconfinata riconoscenza inverso al sovrano, che, nello spogliarlo d'ogni diritto, lo esime da ogni imbarazzo per non lasciargli altro debito da adempire che quello della sommessione. Ho detto che all'uscir dalla Universit
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