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Non io, perchè più terso S'apra il ciel su' tuoi campi e il Sol sorrida, D'egregie lodi accenderò il mio verso. Fra gl'iperborei geli Avvien talor che rigorosa e fida Splenda virtù, quando per liete rive, Ch'
Ed altro tu non sei che una fanciulla fragile, torturata dall’angoscia d’essere sola, e che talor s’accoscia rabbrividendo di tutto e di nulla: e
del qual più altri nacquero e diversi; e tanto d’uno in altro vaneggiai, che li occhi per vaghezza ricopersi, e ’l pensamento in sogno trasmutai. Purgatorio · Canto XIX Ne l’ora che non può ’l calor dïurno intepidar più ’l freddo de la luna, vinto da terra, e talor da Saturno
E però quegli onde ciascuno ha vita aría voluto ch'io vi protestassi, quando non provediate ai lor bisogni, che, senza alcun rispetto, lasceria cadervi a dosso lo sdegno Aretino: a cui diè forza fulminare i nomi nel modo ch'egli suol talor per ira fulminar l'alte torri.
Altri scrittor piú dotti e disonesti per i lor fini, a tal cominciamento, stampavan libri sottili e infernali dipingendo i mal beni ed i ben mali. Cioè i sofisti perniziosi del secolo, i quali col pretesto d'illuminare il genere umano rovesciarono infiniti cervelli per universale sciagura e trambusto. Stanza 48. Talor soletto andava passeggiando lá dove son le dinunzie secrete...
Ah, sebbene quell'Ugo ottenebrato Mal sapesse scevrar natura e Dio, E talor supponesse annichilato Nella tomba il mortal che i dì compio; D'altro dopo l'esequie eccelso fato Nodrìa talor vivissimo desìo, E dir l'intesi: «No, quest'alma forte Mai non potr
Non v'è patria felice, se a Dio Consecrate non son le famiglie; A' parenti, a' garzoni ed a figlie Solo vincolo egregio è la Fè. Dove cresce magnanima stirpe, Talor anco sventura la preme, Ma non pere, non crolla, non teme Il Signor della forza ha con sè! Et induxit eos in montem sanctificationis suae.
del qual più altri nacquero e diversi; e tanto d’uno in altro vaneggiai, che li occhi per vaghezza ricopersi, e ’l pensamento in sogno trasmutai. Purgatorio · Canto XIX Ne l’ora che non può ’l calor dïurno intepidar più ’l freddo de la luna, vinto da terra, e talor da Saturno
Talor frammezzo alla gente piccina Giganteggia d'un Genio la figura; Socchiusi gli occhi e colla fronte china Passano i savî delle et
talor cosi`, ad alleggiar la pena, mostrav'alcun de' peccatori il dosso e nascondea in men che non balena. E come a l'orlo de l'acqua d'un fosso stanno i ranocchi pur col muso fuori, si` che celano i piedi e l'altro grosso, si` stavan d'ogne parte i peccatori; ma come s'appressava Barbariccia, cosi` si ritraen sotto i bollori.
Parola Del Giorno
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