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Ora, che mastro Jacopo di Casentino non s'ingannasse in questi suoi sogni ambiziosi, la storia dell'arte italiana lo ha dimostrato. La fama di Spinello Aretino ha confermata, se non per avventura accresciuta, la fama del suo vecchio maestro.

Una settimana dopo il dialogo che io v'ho riferito brevemente, si rizzavano i ponti e Spinello si metteva al lavoro, aiutato da Tuccio di Credi, il quale macinò e mesticò i colori del suo compagno d'arte, diventato suo principale, assai meglio che non avesse fatto in Arezzo. messer Dardano Acciaiuoli ebbe a pentirsi della commissione data a Spinello Aretino.

Quando il Macchiavelli si pose alle Storie, dice benissimo il Villari, v'erano in Firenze due scuole di storici, quella del Villani nella quale proseguivano annalisti e diaristi, e l'altra degli eruditi con alla testa Leonardo Aretino e Poggio Bracciolini non molti anni addietro segretari entrambi della Repubblica. Spregiatori della cronaca, pur nella forma rispettandone la divisione per anni, costoro avevano mirato alla dignit

La seconda volta il mio ospite era stato un prete giovane, dalla faccia color scarlatto, gran bevitore, gran cacciatore e, per conseguenza, gran parlatore. La sua vita domestica e i suoi sproloquii, non rammento se più degni di Casti o di Aretino, erano riusciti a togliermi dall'animo tutto il bene che le aveva fatto, in quindici giorni, la semplice natura.

Così, contro l'intenzione dei tre sparlatori, il giovinetto andò in breve ora per le bocche di tutti, come un speranza dell'arte. Era inoltre aretino di nascita, e questo argomento della patria, per una volta tanto, faceva servizio. In quel risorgimento dell'arte italiana, Arezzo non aveva ancora un pittore di vaglia che fosse nato fra le sue mura.

To' aveva egli esclamato, udendo che il pittore era nato ad Arezzo. Abbiamo un altro aretino nel vicinato. E accennava col dito a manca, verso una collina poco distante dal Poggiuolo, dove si scorgeva un edifizio di forme robuste, tra il palazzo di campagna e il castello. Come si chiama quel luogo? chiese allora Spinello. Colle Gigliato, messere. È un bel sito, ma non quanto il Poggiuolo.

I palazzi reali di allora erano ornati da pitture lascive, ed i libri di Pietro Aretino andavano per le mani di tutti.

Spinello si portò tanto bene in quell'opera, così nel colorirla come nel disegnarla, che presto non si parlò più d'altro in Firenze, e tutti gli amici e conoscenti di messer Dardano vollero vedere gli affreschi del giovine aretino, anche prima che fosse levata l'impalcatura. Tirato dalla fama di Spinello, e veduta la bont

Col Petrarca era egli cresciuto di dimestichezza nel vederlo presso i cardinali a cui profondeva adulazioni; e l'aveva pregato che dall'Italia gli scrivesse. Lo fece il grande Aretino, e poichè gli ebbe dipinto coi colori retorici le rivedute bellezze del paese che Apennin parte, e la festosa venerazione onde l'accoglievano da per tutto, lo esortava a fuggire da quel suo ricovero: Va da per tutto, anche fra gl'Indiani, purchè tu non duri in cotesta Babilonia, non rimanga ancor vivo in cotesto inferno. Avignone è sentina d'ogni abbominio: le case, i palagi, le chiese, le cattedre, l'aria, la terra, tutto v'è pregno di menzogna; le verit

Sulla nobile scena del Teatro del Cocomero annunziavano esperimenti di lotte, di pugilato i primi Alcidi francesi Manches e Darras. Nei salotti si declamavano le ottave scritte e pubblicate pel matrimonio reale dal poeta aretino Tommaso Sgricci.