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Aggiornato: 14 luglio 2025
Cosí va il cavalier verso la Francia, e gran pezzo avea fatto del viaggio; e pur chiedeva delle miglia, e ciancia dove passava in cittade o villaggio, e si fa grande, ed i servi rampogna. Ma dir tutto in due canti non bisogna. Segue il viaggio Filinoro e prova accidenti moderni per la via. Soffre sventure, ciarla e ciò che giova adopra, ché non vuol malinconia.
Vi sono sventure, come vi sono infermi a cui non vale virtù di senno, nè virtù di farmaco. Io non nego la piet
Anche la sventura ha il suo pudore; le grandi sventure passano in mezzo agli uomini tacitamente; il loro lamento sale al cielo, ed è un ruggito.
Va, ma prepara Non meno alle sventure Che a' trionfi il tuo petto. In ogni sorte L'ìstessa è la Virtù. L'agita, è vero, Il nemico destin, ma non l'opprime; E quando è men felice, è più sublime. Quercia annosa su l'erte pendici Fra 'l contrasto de' venti nemici Più secura, più salda si fa. Che se 'l verno le chiome le sfronda, Più nel suolo col piè si profonda; Forza acquista se perde belt
Ed invero, perchè non la dovrebbero leggere? Forse perchè racconta di misfatti e di sventure? La trama del mondo si compone di fila di ferro. La virtù nel tempo pare fiaccola accesa gettata nelle tenebrose latebre dello abisso. Fate lieta fronte alla sventura; per molto tempo ancora sieder
È un peccato ch'egli non si desse a nobilitarla, secondando industriosamente la tendenza ch'essa aveva spiegato ne' Romanzi del Cid e in tanti altri romanzi e canti popolari; tendenza che muoveva, senza mistura di frivolezze scolastiche, dall'indole della civilizzazione arabo-ispana, e principalmente da uno squisito sentimento delle glorie e delle sventure della patria, da un culto tributato all'onore come ad una religione.
Ma in Italia, sedia sempiterna e reale del papa, sedia nominale e troppo a lungo de' nuovi imperatori, gli urti furono immediati e infinitamente piú sentiti; fu sentita e segnata di sventure e sventure ogni elezione d'imperatore, ogni elezione di papi; e ne sorsero cattivi e stranieri imperatori, cattivi e simoniaci e corrotti papi per oltre a due secoli; e poi papi grandi e grandissimi sí, ma allora le contese della Chiesa e dell'Imperio, le parti guelfa e ghibellina, la debolezza d'Italia, Italia aperta a nuovi stranieri, Italia divisa, anche dopo caduto ogni nome d'imperio, tra nazionali e stranieri.
Rimase parecchi anni ridotto a pochi partigiani oltre a Matilde, che nel 1098 sposò Guelfo d'Este, figlio del duca di Baviera. Nel 1090 poi, Arrigo, giá vincitore in Germania e liberato di Ermanno che aveva rinunciato alla corona usurpata, ridiscese per la terza volta in Italia, non migliorato dalle sventure.
E quelli fùr giorni di gioja Al paragon di questo!... Allora i canti Giocondamente mi nascean nel cranio. Ed io, recando un ideai tesoro Di pöesia, indifferente o lieto Passavo in mezzo alle sventure mie! Oh! Maledetta la tua testa bionda, O crëatura, che hai forma di donna!
Selvaggia poi di tal maniera, chè era rimasta come stupida pel turbamento. Questa commozione tanto più forte si pareva in lei, per una serie di tristi vicende fatta omai più sensibile alle sventure, e perchè in quell’istante l’animo suo era preoccupato dal lungo silenzio di Cino, inconcepibile dopo l’affetto che le avea dimostrato, e le ripetute promesse.
Parola Del Giorno
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