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Aggiornato: 10 giugno 2025
29 Al primo suon di quella voce torse Ruggiero il viso, e subito levosse; e poi ch'uscir da l'arbore s'accorse, stupefatto restò più che mai fosse.
96 E s'era altro ch'Orlando, l'avria fatto, l'avria sparato fin sopra la sella: ma, come colto l'avesse di piatto, la spada ritornò lucida e bella. De la percossa Orlando stupefatto, vide, mirando in terra, alcuna stella: lasciò la briglia, e 'l brando avria lasciato; ma di catena al braccio era legato.
Avrei dovuto dire stupefatto, perchè quell'altro era il suo compagno d'arte; era l'uomo che aveva creduto opportuno di separarsi da lui, per non accompagnarlo a Pistoia; era Tuccio di Credi.
Mentre parlava ella, così, singhiozzava e il suo petto si sollevava, nel singulto. Qualche rara lagrima le usciva dagli occhi e Clara l'asciugava rapidamente, col fazzoletto. Giovanni l'ascoltava, la guardava, stupefatto, incapace di difendersi più, e incapace di sottrarsi al pericolo estremo in cui si trovava.
E' girò lo sguardo stupefatto intorno alla camera, cercando negli sfondi delle ombre qualche cosa che si muovesse; tese l'orecchio, bramando uno strepito che lo rianimasse. Quando ebbe letto, il foglio gli cadde dalle mani. Si lasciò cascare su una sedia e la fronte battè al marmo della tavola.
Disse, scrollò la mano del medico stupefatto, rise forte e fece atto d'andarsene; ma Agenore la trattenne. Dunque sono un ambasciatore in ritardo?... Non ho maggior fortuna a trattare gl'interessi degli amici che i miei? dunque?... Ottimo amico! disse Ernesta. Agenore sospirò. È qualche cosa.... ma non mi basta; la risposta.... voglio la risposta, l'ho da portar io a Leonardo.... ci tengo....
Il dottore aveva aperta la conversazione con mal garbo non tardò ad avvedersene. Lo zio Tob restò un istante come stupefatto, gli occhi spalancati, pensando sognare, sospettando, malgrado ciò, che non fosse innanzi ad un commissario di polizia. Poi si alzò pian piano, e rispose: Io pure, sono straniero. Io viaggio per vivere. Io non sono punto curioso. Detesto le storie, bizzarre o no.
Così quel lume: ond’ io m’attesi a lui; poscia rivolsi a la mia donna il viso, e quinci e quindi stupefatto fui; ché dentro a li occhi suoi ardeva un riso tal, ch’io pensai co’ miei toccar lo fondo de la mia gloria e del mio paradiso. Indi, a udire e a veder giocondo, giunse lo spirto al suo principio cose, ch’io non lo ’ntesi, sì parlò profondo;
Ed ecco, per la terza volta, ritornare la melodia; Anne-Marie la suonò, piano come un sospiro pareva suonare in sogno e fece un gruppetto pianissimo, di una leggerezza così vaporosa, che il Professore si cacciò violentemente le mani in tasca e l'assistente stupefatto volse il capo dal pianoforte e la guardò.
Il signor S., da capo col signor S.; pensai, assolutamente non ci è scampo; avrei dovuto immaginarlo. E dove vanno essi i passeggieri della vostra locanda? domandai asciutto. Il cameriere mi guardò in faccia stupefatto. Convien distinguere, rispose; v'ha chi viene per via di mare e parte per via di terra, e chi invece giunto per terra s'imbarca....
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