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Ne la seconda «selva», questo medemo studente si delibera pur di trovar la veritade di quante cose naturali e soprannaturali ne' libri si contengono. Partesi da gli umani giardini per saltar ne la filosofia; ma tosto lo genio suo bono gli antepone la umanitá di Iesú Cristo e affermali non essere altra veritade di questo.

Allo studente di matematica par finalmente che torni proprio la rettorica; incomincia una frase, va fino a met

Io mi perdeva nelle meditazioni, e passava le lunghe sere del verno avvolto in un vecchio tabarro del Canonico, a leggere ed annotare i più celebrati lavori dello spirito umano: e quando la divina fanciulla, reduce dalle feste del gran mondo, dopo la mezzanotte, saliva alla sua stanza signorile nel palazzo Brisnago, essa poteva vedere il pallido lumicino dello studente che vegliava agghiacciato, per arricchire la mente di quelle cognizioni che innalzano l'uomo sapiente al disopra dei nobili, dei ricchi e degli eletti della fortuna.

E' scappato! Uno studente. Fu rapito da poco! Un altro studente. Come una bella ragazza! Terzo studente. Rapito in automobile. Aveva per amante uno chauffeur! Io. No! No! In monoplano! Ed ecco qua il vostro arbitro che dondola sopra le vostre teste!... I deputati socialisti. Accettiamo l'arbitrato!... Armistizio! Armistizio!... Io.

Quel nome, di fatti, veniva ancora alla mente di Gino. Ma egli, oramai, poteva fermarcisi senza terrore, senza rimorso, per sola ragione di studio. La marchesa Baldovini egli l'aveva conosciuta ed ammirata da lungi, essendo ancora giovinetto. Ella non si era neanche degnata di guardarlo, non si era forse neanche accorta della presenza di lui, di quell'adolescente, che serbava ancora, studente d'universit

Lo studente, a tavola, non ebbe bisogno di incitamenti a bere e a ribere. Era gi

Ecco: io sono studente di liceo qui, a Roma; ma siccome mi diletto a scrivere, mando una corrispondenza al mese alla Campana: il direttore mi ha scritto di occuparmi anche di politica, e io le confesserò schiettamente che non me ne intendo: vengo qui a formarmi; intende? se lei fosse tanto buono....

Ma la tortura del nostro innamorato non era finita con quella guardata del marchese. Ariberti doveva bere fino all'ultima goccia il calice amaro della sua gloria. Il povero studente, impacciato come un pulcino nella stoppia n'ebbe una stretta dolorosissima al cuore. Come mai una dama di quella sorte, per solito così severa e contegnosa, dava in uno scoppio di risa?

Dopo pranzo Vittorio Emanuele soleva passeggiare collo studente nei pressi del campo richiedendogli il nome dei più vistosi fiori, o discorrendo dei grandi fenomeni alpini.

Martino Bruscoli scatta come una molla e tappa la bocca allo studente.