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Aggiornato: 26 giugno 2025


Ammazzarsi è nulla, ma lo si faccia con garbo, perdio! se non altro per rispetto ai medici che assistono. Non so se i due combattenti intendessero le nostre ragioni. I poveretti avevano certi visi stravolti, certi occhi cattivi, certe bocche sguaiate, che non parevano più uomini civili.

Metilde colle mani nei capelli, cogli occhi stravolti, esclamava:

Tutta la sua collera che ancora rimanevagli in fondo al cuore svanì come la nebbia al sole: una profonda compassione generata dall'immenso amore che nutriva ancora pel traditore, la prese e rimase ritta sulla porta senz'essere capace di dir verbo. Chi è l'assassino che viene ad assistere alla mia agonia? chiese con voce rauca l'arabo fissando due occhi stravolti su Elenka.

Ma che è, mio Dio? gemeva la povera contessa: qualcuno.... un medico!... Corro io..... No! non lasciarmi sola. Che fare? che fare? Come ti senti? La contessa non poteva rispondere: i suoi lineamenti stravolti, contraffatti, facevano paura e piet

Si raddrizzò con violenza, colle braccia alzate, le mani aperte e le si avvicinò vacillando, cogli occhi stravolti, iniettati di sangue. Ma io ti amo, Fathma! esclamò quasi delirante, io ti amo, ti adoro e tanto che per te mi ucciderei. Ucciditi allora, disse l'almea con fredda ironia Che mi uccida!... S'arrestò guardandosi attorno con smarrimento.

Sapeva che dovevano comparire e ne aveva paura, e non poteva dire chi fossero. Comparve una donnaccia vecchia, volgare, col faccione adiposo, rosso cupo per la congestione sanguigna, furibondi gli occhî stravolti, che con voce senza suono, ma ch'egli intese perfettamente, gli disse; «Assassino!

Il nubiano cacciò fuori un ruggito di disperazione e cercò, con un'improvvisa scossa, di rovesciare Omar, ma le forze lo tradirono e ricadde al suolo cogli occhi stravolti. Aiuto! aiuto!... urlò egli dibattendosi sotto il ginocchio dello schiavo. Aiu...

Lo sceriffo ci permise di vedere il Cornetta, ma non volle che alcuno gli parlasse. Appena lo salutammo, il condannato, pallido, cogli occhi stravolti, si affacciò alle sbarre della porta e ci guardò fissi: non mi riconobbe. Come va, Angelo? gli dissi in italiano. Egli salutò col capo, fu agitato da un tremito nervoso e strinse convulsivamente i ferri della porta.

Inerte, con la testa rovesciata, gli occhi stravolti, non aveva coscienza. Sul boccaporto si riebbe, si raddrizzò, disse: Grazie.... Non ho bisogno.... Barbarini, prenda lei il comando. Il secondo lo accompagnò fino al suo alloggio, lo adagiò sopra un divano, lo affidò a Catenuti e agli attendenti. Grazie!... Non ho bisogno....

Ohimè! ohimè! esclamò egli cogli occhi stravolti: quel maledetto battello a vapore... quella fornace, oh! che incendio!.. puh! che spavento! Per fortuna che è stato un sogno... Ma il capo mi gira ancora, e sento un peso gravissimo allo stomaco".

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