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Aggiornato: 11 giugno 2025
È stato un accidente, è stato: un tiro di mia moglie, un tiro! esclamava in tono di lamento il povero Pier Luigi, che aveva l'abitudine di ripetere le parole; e, non trovando altri partiti possibili, vagheggiava l'idea di far sposare la pupilla a suo nipote Giorgio Della Valle.
Bronzino facevasi attento, il Malumbra aguzzava gli occhi. «Egli doveva sposare una patrizia veneta.» «Lo so; ma la patrizia veneta morì, ed egli si sposò in vece alla sorella del conte d'Armagnac che morì anch'essa,» «Voi la sapete lunga; ma io la so lunga più. di voi.» «Come sarebbe a dire?»
Origene che si mutila per paura del peccato; un'atrofia cronica e volontaria del cuore, dei muscoli e del cervello; un'asfissia lenta, che nel nido della famiglia semina le muffe e coltiva tutte le lebbre morali, spirituali e estetiche. Figliuola mia, non sposare mai un uomo avaro!
Povera Nena!... Non fu rimpianta nemmeno dal cavaliere Frascolini. Allontanandosi lei, si allontanava anche il pericolo di doverla sposare; poi era diventata musona, bisbetica... faceva bene a cambiar aria! In verit
Giovanni Podikove che rompeva in due un ferro di cavallo; Andrea Everardo Rauber signore di Petrouel, che rompeva anche un ferro di cavallo, e che aveva una barba lunga fino a terra e da terra alla cintura, per sposare una figlia naturale di Massimiliano duellò con uno spagnuolo a chi mettesse l'altro in un sacco, e ve lo mise;
Ella rideva volontieri di tutto, non si scandalizzava facilmente, non teneva gli occhi bassi, non portava il velo sul viso, non si turava ad ogni momento le orecchie, non arrossiva tutti i cinque minuti; ma per lei diventare la favorita di un re era abbassarsi quanto per una figlia di re sposare un poeta.
La signorina Rigotti doveva aver fretta di conferir con sua madre, perchè... bagattella! se tu sapessi! pare che il maestro... Polli abbia intenzione di sposare la signorina... zitto! io sono a parte dell'arcano; io ho portato la lettera... non faccio per dire, ma.... Tonino... non dir bugie! Bugie! gridò il giovanetto spalancando gli occhi. Che mi parli di lettera, di sposo?...
Sì, mia cara, allora io aveva ancora molta poesia nel mio cuore, allora io credevo, che non si potesse e non si dovesse sposare che un uomo che si amasse. Allora credevo, che il matrimonio senza amore era una prostituzione, che l'amore bastasse per farci felice. Ma ora, ora dopo due anni di tristissima esperienza, penso proprio tutto il rovescio.
Concettella era stata amata, aveva amato, aveva patito moltissimo, ma era caduta pura nelle braccia del prete. Ella aveva rotolato a traverso tante avventure, malori, sofferenze, ma il suo candore muliebre non si era incespato all'onta. La sua immaginazione più che il suo cuore si era esaltata nella brama di sposare Filippo, nel suo giuramento di fede eterna a Gabriele.
Un giorno gli caddero molte lagrime sopra due quaglie, le cui compagne erano state consegnate alla cuoca della signora Fanny, e allora pensò: Ma perchè piango io, sciocco che sono mai? Se quel povero colonnello fosse in vita, allora sì avrei da disperarmi; ma poichè il colonnello è morto..., io ben la posso sposare. Pensar questo fu cosa facile.
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