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Aggiornato: 31 maggio 2025
Bruno crollò il capo ridendo e parlò d'altro. Ma gli parve molto strano che in quei giorni anche Clara Dolores gli tenesse parola del libro. Ella sapeva da tempo che il figlio aveva un'inclinazione spiccata per la letteratura e andava preparando la sua prima opera; e gliene chiese notizie. Nulla di buono, nulla di pronto, cara mamma! rispose. Io volevo dirti.... seguitò sua madre.
Rastignac poeta ha, come Rastignac articolista, una spiccata personalit
XIX, v’è un volume che fa per noi⁴⁸⁸. Giovinetto ancora, l’intelligente patrizio piacevasi di prendere appunti nel Diario palermitano che il venerando Villabianca metteva in propria casa a disposizione di lui⁴⁸⁹: e certo a siffatta amicizia è da attribuire la spiccata tendenza del futuro scrittore alla erudizione patria.
Poco dopo la signora Luisa, anche la luce del giorno se ne andò via. Ma non se ne andò Laurenti, il quale non si addiede nemmanco della notte sopraggiunta. Per lui, il muraglione, la prateria, l'aria tuttaquanta, erano rischiarate da una striscia luminosa, come la luce elettrica, via lattea spiccata dal cielo e distesa lunghesso il sentieruolo sabbioso.
Al nome del Collini, Michele aveva dato un sobbalzo. Intanto la donna s'era spiccata di l
Taccia il mio carme le bestemmie atroci Del traditore e l'infernal suo riso, Quando mirò degli abborriti soci, Appo i supplizi, impallidito il viso; E taccia come, anco all'estreme voci, Ei sperar ricusò nel Paradiso: L'alma sua dal carnefice spiccata, Fu dal re dei demon presa e baciata.
Commozione siffatta si comunicava al buon Matteo che amava pur esso di pari amore quella contrada, e quasi pareva anche a lui di rivederla con nuovo e maggior diletto, e un medesimo sentire attemperando quelle due anime faceva nascere tra di loro una più spiccata simpatia.
Monti pel primo fu condotto a piedi della scala e gli fu ordinato di salire. Uno degli ajutanti lo prese per mano, e lo trasse su. Giunto in cima alla piattaforma, il carnefice lo fece inginocchiare, e posare il collo sul ceppo. Il ferro discese, e la testa spiccata dal busto rotolò sul palco; mentre il corpo informe cadeva dall'altra parte, mandando fiotti di sangue dal collo reciso.
Fu condannato ad aver la mano chiusa ed arsa in un tubo di ferro infocato; le braccia, le gambe e le coscie dilaniate con tanaglie roventi; il ventre squarciato, strappato il cuore e sbattutogli sul viso; la testa spiccata dal busto e confitta sopra una picca; il corpo fatto in quattro, e ogni parte appesa a una forca sopra una delle porte principali della citt
Era passato per la mente della fanciulla che il giovane montanaro dei sogni fosse il cugino Ruggero? Sì e no; anzi diciamo meglio: ne sì, ne no. Poteva esser egli, come poteva esser un altro. Quando la fanciulla sognava, nessuna immagine spiccata si offriva agli occhi della sua fantasia. Il montanaro discepolo non aveva dunque un tipo, un viso conosciuto, o altrimenti foggiato su notizie domestiche. Anche il principe del talismano, il principe liberatore, faceva capolino qualche volta, ed anch'egli era un'immagine confusa, non era biondo, nè bruno. Era il principe, era l'invocato, il consolatore che si aspetta, pensando a lui tra un punto e l'altro dell'ago frettoloso. Vediamo; dice tra sè la fanciulla; giunger
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