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Aggiornato: 28 maggio 2025
Per lui, per lui ne l’anima inspirata Or palpitan gli alati inni supremi.... E tu intanto, manina innamorata, Entro le sue timidamente tremi. Tu mi dicesti: O smorta innamorata Che a me ti stringi e taci, Perchè su la tua bocca appassionata Sembran singhiozzi i baci? I tuoi sguardi profondi come notte Inseguono nel vuoto Dei fantasmi fuggevoli le frotte Che sorgon dall’ignoto.
Sempre... sempre potrò... potrò parlare balbettò Daniele con parole strozzate che gli uscivano dalla gola come singhiozzi sempre... sempre quando si tratta di mio figlio... di... del... del mio sangue. Maddalena si alzò di colpo; non si reggeva più; non poteva più star ferma. Signor Mauro. Comandi?
E nessuno meglio di lui poteva sapere quanto grave fosse il non aver a compagna una donna di tempra salda e vigorosa. Egli si alzò in piedi sforzandosi di sorridere, e disse a Roberto che non s'era ancora mosso: Su, su, va nella tua camera, mettiti a far qualche cosa.... Roberto esitò un momento; poi scattando dalla seggiola, si gettò fra le braccia di suo padre e ruppe in singhiozzi.
Chi dirìa degli oppressi? A que' lamenti Inesorata del tiranno è l'alma, Inesorata al supplicar di molti Infra suoi cavalieri e d'Eleardo: Forz'è ch'ogni abitante i cari tetti Sgombri innanzi la sera, e chi sa dove Ramingo vada. Non v'è tempo a indugi, E vedi con sollecito, confuso Moto d'alme avvilite e disperate, Fra i singhiozzi e fra gli urli incominciarsi L'infelice spettacolo. Agl'infermi Ed agli avi decrepiti sostegno Fansi gli adulti d'ambo i sessi, e cinte D'adolescenti e pargoli e lattanti Collacrimar vedi le donne. Ognuno Che gi
Allora, Donna Letizia, soffocata dai singhiozzi, non reggendo più allo strazio, uscì. Tutte le figlie la seguirono, a una a una, piangendo, con i teneri petti oppressi dal dolore. Soltanto Natalia per curiosit
Siete voi che non volete rispondere. Erano rimasti come abbracciati. Egli la sentiva tratto tratto vibrare sotto la pressione del suo braccio, mentre i singhiozzi le facevano groppo alla gola. Ebbene! proruppe alzandosi bruscamente nella paura che una convulsione potesse sorprenderla: verrai con me, te lo ordino. Ella si alzò obbediente e gli riprese il braccio senza però camminare.
Fulvio si era buttato con le braccia e col capo sul parapetto, soffocando i singhiozzi. Ella aveva chinato la testa sul petto, come se pensasse profondamente. Una carrozza passò sulla via di Posillipo, al trotto, un suono di risa squillanti arrivò. Paola levò il capo. Non piangete, Fulvio. Non piango disse lui, disperatamente, Siate forte. Sono assai forte.
Alla nostra partenza le lagrime e i singhiozzi di tutti ci accompagnarono; i parenti non potevano distaccarsi dalla figlia; mio zio, impaziente, coll'orologio alla mano, ci dava premura, dicendoci che la vettura ci aspettava da un pezzo, che l'ora si faceva tarda, che non era prudente trovarsi fra le montagne di notte, e parve felice quando, entrati in carrozza, chiuse lo sportello, accennando al cocchiere di partire, e salutandoci colla mano e colle benedizioni del cielo.
Padre mio... non saprei... Come? tuonò il signor Amedeo. Non sapete. Cioè... volevo dire... non mi bastava l'animo... Vi è pure bastato per farli! Suvvia, meno chiacchiere; di che si tratta? di sei mila lire? Di più; mormorò tra i singhiozzi Ariberti. Dieci? Di più. Ah, padre mio, ve ne supplico; uccidetemi colle vostre mani, ma non mi fate morir di vergogna.
Si udirono poi altri singhiozzi, più sommessi; molte anime semplici si turbavano a quell'immenso dolore, che gi
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