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Nell'edizione prima delle Rime posseduta dalla Biblioteca Vittorio Emanuele il sonetto n. Di Girolamo Muzio Amor nel cor mi siede e vuoi ch'io dica di qual esca racceso a l'alma mia sia 'l novo ardor, qual il soggetto sia ch'è de l'animo mio dolce fatica. Alma gentil d'alti pensieri amica, lumi amorosi, angelica armonia, fan ch'ogni mio disir lieto s'invia per le vestigia de la fiamma antica.

37 Ecco non lungi un bel cespuglio vede di prun fioriti e di vermiglie rose, che de le liquide onde al specchio siede, chiuso dal sol fra l'alte querce ombrose; così voto nel mezzo, che concede fresca stanza fra l'ombre più nascose: e la foglia coi rami in modo è mista, che 'l sol non v'entra, non che minor vista. 38 Dentro letto vi fan tenere erbette, ch'invitano a posar chi s'appresenta.

Nina Vannucci Nina Vannucci Vannucci Nina Vannucci Siede al suo posto. Scrolla il capo. Si passa una mano sulla fronte. VANNUCCI, FERDINANDO e NINA. Ferdinando Signor Vannucci! Vannucci Ohè, chi mi chiama con tanta furia? Ferdinando Signor Vannucci! Presto presto, aprite, chè la Nina è svenuta! Vannucci Nina? Nina? Vannucci L

giovane e bella in sogno mi parea donna vedere andar per una landa cogliendo fiori; e cantando dicea: <<Sappia qualunque il mio nome dimanda ch'i' mi son Lia, e vo movendo intorno le belle mani a farmi una ghirlanda. Per piacermi a lo specchio, qui m'addorno; ma mia suora Rachel mai non si smaga dal suo miraglio, e siede tutto giorno.

Solo Ebrain verso Sultana il piede Volgendo afflitto da sua sospinto L'alta donna trovò che 'n terra siede Presso il feretro del signore estinto; Ivi che piange e che sospira ei vede, E ch'oggimai di morte il viso ha tinto, E che sommersa nel cordoglio e lassa Su la sinistra palma il capo abbassa.

Dunque?!... Dunque.... (siede). Aggio fatto 'o guaio, nun c'è che fa!... (pausa) Tu mo vuo' sapé pecché sto cc

voi dite, e io faro` per quella pace che, dietro a' piedi di si` fatta guida di mondo in mondo cercar mi si face>>. E uno incomincio`: <<Ciascun si fida del beneficio tuo sanza giurarlo, pur che 'l voler nonpossa non ricida. Ond'io, che solo innanzi a li altri parlo, ti priego, se mai vedi quel paese che siede tra Romagna e quel di Carlo,

Famigli e carriaggi e il suo destriero seco alloggiar fe' nel medesmo ostello. Vicino a poche leghe a Mompoliero e ad alcun altro ricco e buon castello siede il villaggio allato alla riviera; che d'avervi ogn'agio il modo v'era. 96 Chi la donzella, chi 'l monaco sia, chi portin seco, vi debbe esser chiaro. Conoscere Issabella si dovria, che 'l corpo avea del suo Zerbino caro.

come disse l'angelo a' discepoli el de l'Ascensione, stando quasi come morti perché i cuori loro erano levati in alto e saliti in celo con la sapienzia del mio Figliuolo. Disse: «Non state piú qui, ché elli siede da la mano dricta del Padre».

Bella è la vista di Stefanago, o ti diletti contemplarlo da lungi, o ti aggiri al piè della rupe su cui maestoso siede. Gli corre all'intorno quasi alla met