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e sotto l'ombra de le sacre penne governo` 'l mondo li` di mano in mano, e, si` cangiando, in su la mia pervenne. Cesare fui e son Iustiniano, che, per voler del primo amor ch'i' sento, d'entro le leggi trassi il troppo e 'l vano. E prima ch'io a l'ovra fossi attento, una natura in Cristo esser, non piue, credea, e di tal fede era contento;

«A me non passa più nulla. Federici mi ha dato un cucchiaio della sua magnesia effervescente. Per una concessione speciale egli può tenersene un vaso e farselo riempire quando è vuoto. Se ne prende una cucchiaiata ogni mattina in due dita d'acqua. Mi ha fatto bene. Ho potuto trangugiare la gamella di pasta senza gli impeti di repulsione. Sento che mi ritornano le forze. Leggo e più rapidamente.

E lo scrivereste ora? io interruppi stupito. Non credo, egli rispose, che lo potrei fare con la nessuna voglia che ne sento e in un momento così poco adattato, solamente per uno sforzo di volont

Ah questo è un altro paio di maniche! sclamò don Ignazio. Quanto a lei, marchese ripigliò il giovine conte volgendosi al d'Arco la mi permetta di ringraziarla, delle sue buone parole. Oh io sento che la Elisa sarebbe stata la sola donna al mondo che avrebbe potuto farmi felice, ma non ho saputo meritarmela ed è giusto che succeda ciò che deve succedere.

Per ciò io mi sento attratto in singolar modo verso tutti coloro che si mostrano giovani davvero e inseguono con foga e temerariamente una qualunque chimera. Non gi

Splende il sole e dovrei essere lieto, ma sento il massimo sconforto... M'imagino d'essere in questa casa, ma spopolata, morti tutti e divenute sacre le memorie, ed io vecchio, legato a te, ed obliato da te, senza una donna al fianco che sia stata la gioia di mia madre.

Ora siamo in Italia Mi dice il guardatreni. Sento allargarmi il cuore: un senso di dolcezza mi corre di fibra in fibra e ripeto, entusiasta agli amici: Siamo in Italia. E ora? Mi risponde uno in tuono di dubbiosa ansiet

.... pietoso rispose Giorgio. Quando la vita esteriore più mi ha inaridito tutte le fonti del sentimento, quando più mi sento un freddo egoista capace di sacrificare tutto al mio piacere, quando più mi corrode la pazza vanit

5 aprile. Come sei triste, o primavera, per me! Sono disoccupato. Il mio cervello si ottunde: sento un peso alla testa: non saprei scrivere due righe. Potessi divenire pazzo! Vorrei viaggiare, ma ecco un nuovo tormento: non posso, e potendo non vorrei: il sole mi macchierebbe orrendamente la faccia: sono gi

Lo amo ancora, lo amo sempre, non amo che lui; ma sua madre muore, e io devo fuggirlo.... Sono venuta a ricoverarmi da lei.... Che caldo è in questa camera; mi sento soffocare!