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Aggiornato: 15 giugno 2025
Passandomi davanti mi porse la sua manuzza viscida e fredda e mi disse ammiccando furbescamente: Beato chi vi può vedere voi! E senza aspettare invito, si pose a sedere al posto lasciato vuoto da don Sebastiano. Don Luigi colla usata bonariet
Egli era sulla soglia della sagrestia, ai piedi di Don Sebastiano ancor coperto degli abiti con cui aveva officiato, e gli stringeva e gli baciava le mani e gli si avvinghiava al corpo, gemendo, interrotto da rantoli e da singhiozzi: Oh! per l'amore del cielo! Buon prete del Signore, aiutatemi a non morire in grazia dei miei poveri bambini. Vedete... ho pensato tutta notte che mi sarei gettato anch'io dentro nella fossa e l'avrei abbracciata così forte quella cassa benedetta che non me ne avrebbero potuto strappar fuori... Don Sebastiano! per carit
La storia era del resto semplicissima. L'ultimo abitatore di quel palazzo, il conte Sebastiano Morò-Casabianca, gentiluomo campagnuolo vissuto con fedelt
Che capolavoro! esclamai. È di Sebastiano del Piombo. Siedi l
Si doveva stare tanto bene in una nicchia, lassù, dove mirava un uccellaccio. Vedeva anche qualche muricciuolo di cimitero; il dormire lassù per sempre all'ombra dei faggi e dei castagni, con una povera croce sul capo, anche questo le pareva bello in quell'istante che il suo Sebastiano l'aveva lasciata sola per scendere a mangiare un boccone.
E' troppo tardi continuava la ragazza se qualcuno sapesse che siete qui! Non ti confondere! replicava l'agente. Ti assolverebbe anche il San Sebastiano, che è nella nicchia d'Orsammichele, visti i motivi per cui sono venuto a trovarti. Quali motivi? Eccoti... il primo... quello di chiuder l'uscio. E il birro eseguì l'atto annunziato. Ora passiamo di qua.
Cosa? Sei tu sveglio? Non odi il mio parlare? L'odo: ma questo tuo parlare è certo d'uomo assopito e tu nel sogno parli. Cosa dicevi? Assai strano riposo, dormir con gli occhi aperti! Tu ti muovi, e stai in piedi e discorri e pure dormi profondamente. Nobil Sebastiano, tu, la fortuna tua lasci dormire o morire più tosto! E chiudi gli occhi pur essendo ben sveglio.
In un angolo, sopra una colonna di legno scolpito, un busto in marmo, opera non priva di merito artistico: l'effigie del conte Sebastiano, l'ultimo dei Morò-Casabianca. Lì il gastaldo gli aveva invitati a riposarsi dopo avere avanzato per le signore due delle vecchie sedie a bracciuoli presso i grandi veroni.
Nonna Mariute, disse il conte Leonardo avvicinandosi anche lui col suo abituale tono di canzone, e come va colle vostre storielle? È tornato il conte Sebastiano?
Il professore sforzavasi indarno di mostrarsi indifferente; Loreta guardava fuori lo splendido spettacolo del tramonto che accendeva d'un bagliore croceo la linea dell'orizzonte. Il povero conte Sebastiano se fosse qui ad udirvi non vi darebbe ragione, signora mia!... Il conte Sebastiano è stato uno sfortunato. Che vuol dire per questo? Che tutti debbono essere sfortunati come lui?
Parola Del Giorno
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