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Aggiornato: 19 luglio 2025
Ma è un fatto che bisogna avere una casa passabile, e così accade anche per i vestiti. Io ho una sarta, brava donna, che lavora per poco: e i suoi occhi si volsero a Tina: ve la insegnerò.
Dopo la partenza della sarta e della modista entrarono nella stanza di Silvio; si avvicinarono al letto; la signora Emilia gli parlò dei preparativi del lutto, e gli domandò se desiderava che mandassero il suo cappello dal cappellaio, perchè vi mettesse il velo crespo. Silvio guardò la suocera cogli occhi stupiditi, poi tutto d’un tratto le voltò le spalle e proruppe in uno scoppio di pianto.
Sì, signore, disse questa sollecita: andavo a fare una commissione, e se la vuol sapere, andavo a cercar del lavoro. Mi avevano detto che la sarta, la quale abita costaggiù alla seconda cantonata, cercava delle cucitrici; e siccome io, non fo per dire, ma coll'ago e il refe in mano sfido qualunque siasi ad avere un punto più sollecito e più fino e più eguale, sono andata ad esibirmi... Eh sì! la mi ha detto che ne aveva gi
Prese la lettera, l'aperse, lesse ad alta vece: «Gentile Signorina, «Il povero fanciullo ch'Ella ha veduto morire, non aveva altri al mondo che una sorella, la quale gli faceva da madre. Essa ha vent'anni ed abita in un abbaino su 'l Corso di Porta Nuova N.... Lavora da sarta. «Con rispetto. Le porgo i miei doveri.
La grande è in pratica presso una sarta; la mezzana far
Dandogli questo consiglio d'amico, sapevo di toccare il socio sul debole, perchè Battista da un pezzo correva dietro cogli occhi alla Paolina, una giovine che lavorava da sarta presso madama Bournè; e credo che si fossero detto anche qualche parolina sotto l'Ombrellino rosso.... ma Battista non osava stringere i gruppi per un certo riguardo a me, per paura che io disapprovassi, o pensassi di prenderla io la moglie, come più vecchio e più interessato nella ditta.
È curiosa... fosti a Milano sola? Ti pare ch'io debba aver paura? No.... ma tu che non viaggi mai... Auff!... Avevo da parlare con la mia sarta... Ti basta? Quantunque poco persuasa, la Giulia Orfei non insistette più oltre. E, sempre sul punto di congedarsi Oh disse ora che il primo passo è fatto, ci rivedremo. Sì, sì, fra tre o quattro giorni.
Mi sembri poco soddisfatta della tua sarta da qualche tempo. Perchè non cambi? Perchè non fai venire tutto da Parigi? Io non me lo spiego.
Lei faceva l'ultimo anno a la Scuola Normale quando suo padre moriva; e suo fratello andava alle tecniche. La miseria aveva obbligato l'una e l'altro a troncare gli studi per il pane. Ella si diede al mestiere della sarta per far presto a guadagnare e il fratellino entrò nella fabbrica maledetta dove doveva morire!...
Anna e Graziella quando la prima volta trovarono i pesci presso l'uscio, dissero: È la provvidenza che si ricorda di noi. Esse non erano più riconoscibili tanto soffrivano; non sapevano lavorare, e per conseguenza non avevano di che mangiare. Graziella era bensì ritornata a lavorare dalla sarta, ma non guadagnava che pochi centesimi.
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