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Aggiornato: 19 luglio 2025


Si consolava però sùbito a casa, trovando accatastati gl'involti nella sua camera; li apriva, considerava ancora gli acquisti, aspettava la sera per giudicarli alla luce artificiale; qualche volta li rimandava o li mutava, dopo i consigli della sarta. Questa aveva libero adito in casa nostra, a qualunque ora del giorno.

Tina aveva frequentato anche i teatri. La mamma v'era entrata dietro una sarta a prestare sul palco scenico una infinit

L'ho incontrato, Guido, in piazza di Spagna, mentre andavo dalla sarta. Sono stata anche da questa sarta, per il vestito grigio, che, è inutile, per quanti sforzi ella faccia, e per quanto tempo mi faccia perdere, non arriva ad essermi conveniente. Un vestito è come un quadro: quando è sbagliato non si corregge più, bisogna buttarlo via e farne un altro.

E anche voi, Pasquale, vi romperete le costole, a volervi mettere co' più forti di voi. Vedete, intanto, avete perduto un pane sicuro, il pane dei vostri figliuoli. Ne aveste a palate! Ma lo sapete meglio di me, che il po' che guadagnate non basta a tenerci ritti. Le due ragazze vanno alla sarta, senza buscare un soldo, ed è gi

Era vecchia, ma pretendeva ancora di esser giovane, e cogli artifizii della sarta, del profumiere e del tintore riusciva a lottare con qualche successo nelle penombre dei salotti mal illuminati.

Quelle sue famose toilettes non erano mica di Worth! Gliele mandava una sarta modestissima, un vero genio dell'arte, ancora ignoto. Ella sola l'aveva indovinata, e si guarderebbe bene di dar l'indirizzo di quella sua scoperta ad un'altra signora. Per lei però, per Milla, , avrebbe fatta una eccezione.

E la madre dov'è? chiese Graziella. L'altra benedì l'aria con la mano: l'indice e il medio ritti. Pure lei morta? fece la sarta, intenerita. E carezzò la testa bionda del piccino, il quale levò gli occhi a guardarla. Subitamente irruppe la folla di tutti i monellucci del vicinato. Arrivava il carrozzone. Allora Gaetanella Rocco portò fuori il piccino, mettendogli in mano una ciambella.

Soltanto com'entrò dentro anche Graziella la sarta, con dietro la ragazzina curva sotto lo scatolo delle vesti, per vedere, mentre lei dinanzi al lettuccio, contemplava la morta coi grandi occhi pietosi, il piccino le prese fra mano la frangia di conterie che luceva attorno alla veste. Graziella si volse. Questo è il piccino di donna Nena spiegò Gaetanella Rocco il figlio della figlia.

Gioconda, ciò non ostante, non è affatto espansiva. Teme di esser copiata; nulla più la indispettisce che veder riprodotti, imitati e indossati da altri gli abbigliamenti che ella combina per con la sua sarta. È gentile e pronta, ma fredda; non dice parola, che non sia voluta dalla cortesia, ma non dice altro. La conversazione tra il conte Folco e Celso Ornavati va meglio.

Ma santo Dio! che pettinature! che vestiti! che stivalini!... È un angelo in veste da camera!... Ma che sciocchezze! un parrucchiere, una sarta e un calzolaio dei migliori ne farebbero prontamente un’altra donna.... e che donna!...» E divagava tutto il giorno con simili pensieri, senza decidersi a nulla, senza saper sciogliere il più arduo problema della sua vita:

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