Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !
Aggiornato: 1 maggio 2025
Tu saprai intendermi e compatirmi. Lo guardai ansioso, e con un breve gesto di assentimento lo invitai a proseguire.
ESSANDRO. Non son còlto dal fango o dalla vil feccia del populazzo, come tu dici; ch'io son genovese. E se ben devrei tacer la famiglia per non macchiar lo splendor di tanta nobiltá con la mia mattezza, pur vo' scoprirlati. Son di Fregosi. NEPITA. Perché in questo abito? che util cavi di questa pazzia? ESSANDRO. Lo saprai, se m'ascolti.
Quanto ho desiderato questo giorno, Giuliana! Ah, tu non saprai mai quanto l'ho desiderato! io proruppi allora, in preda a una commozione così forte che la mia voce doveva essere irriconoscibile. Nessuna ansiet
Tu dei saper ch’i’ fui conte Ugolino, e questi è l’arcivescovo Ruggieri: or ti dirò perché i son tal vicino. Che per l’effetto de’ suo’ mai pensieri, fidandomi di lui, io fossi preso e poscia morto, dir non è mestieri; però quel che non puoi avere inteso, cioè come la morte mia fu cruda, udirai, e saprai s’e’ m’ha offeso.
Non potresti dirmi qualche cosa che mi affidasse che tu saprai davvero trascinarti dietro il giovinetto? A Nan
Ah, diamine! Sì, tutto ciò sarebbe troppo lungo a narrarsi ora, ma lo saprai per filo e per segno più tardi. Il fatto sta che un tessuto di bizzarre avventure ci ha condotto a questo punto, e che adesso, per la prima volta, la mia divina fidanzata mi ha sporto la mano. Adesso! esclamò Felicino stupefatto.
Io sarò sempre la tua Nicla; io ti ho aspettato sempre. Ma lo saprai tu solo.... E con voce tremante soggiunse: Lascia che ti chiami ancora Brunello, per l'ultima volta, amore mio, bambino caro.... Poi, d'un tratto, come trascinata da una follia, afferrò la testa di Bruno e l'avvicinò alle labbra: I tuoi occhi hanno visto troppe cose d'orrore, disse. Io ti farò dimenticare!
ESSANDRO. Deh, perché mi burli e aggiungi beffe a beffe? PANURGO. Allegrati della mia allegrezza adesso, come io mi son allegrato della tua: ch'io ho ritrovato mio figlio. ESSANDRO. Chi è tuo figlio? PANURGO. Vieni in casa e lo saprai, ch'io non vo' tanto prolungar il tempo che possi abbracciare e stringere la tua Cleria piú che una tanaglia.
O stolto uomo, e non vedi tu che il sapere tuo tu non l'hai da te, ma la mia bontá, che provide al tuo bisogno, te l'ha dato? Chi tel mostra? Quel che tu in te medesimo pruovi: che tale ora vuoli tu fare una cosa, che tu non la puoi fare né saprai fare. Alcuna volta non avarai el tempo, e, se avarai el tempo, ti mancará el volere.
Sì, canzonami, lingua tabana! Così foss'io marchese, o conte, da senno: Eh, eh! soggiunse l'altro ridendo. Sulla strada ci sei. Co' marchesi e coi conti ci bazzichi la tua parte, e saprai che chi va col lupo.... A proposito di lupi, io ti facevo ancora di l
Parola Del Giorno
Altri Alla Ricerca