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Voi daste luminosa testimonianza di coraggio militare; sappiate darla di coraggio civile.

In questo caso, come in tanti altri che ha registrati la storia, da Eva in giù, la donna si mostrò più forte dell'uomo. Che importa? diss'ella. Alla fin fine non sono più una bambina. Sappiate, signor mio, che tra due mesi anch'io calcherò le scene e dovrò pure uscir di tutela. Ma intanto... Ma intanto non vi date pensiero di ciò che diranno le zie.

Bene! riprese Rosen, sappiate adunque che per i motivi che vi ho esposti, io ho deliberato di... morire; e vi darò qui su due piedi venticinque mila franchi se voi mi procurate un veleno per farlo.

BALIA. Orgio, dopo la servitú di trent'anni, mi paga con prezzo di tanta ingratitudine. PARDO. Ma che sète per dirmi? BALIA. Sappiate che Cleria, che vi fu rapita da turchi, e vi costò tanti dinari a riscattarla, non è vostra figlia, ma è Sulpizia, figlia di Filogono; e quella Sulpizia, che è in casa nostra, è Cleria vostra figliuola. PARDO. Come dite voi questo? e come lo sapete?

53 La spessa turba aspetta disiando la pugna, e spesso incolpa il venir tardo dei duo famosi cavallieri; quando s'ode dal padiglion di Mandricardo alto rumor che vien moltiplicando. Or sappiate, Signor, che 'l re gagliardo di Sericana e 'l Tartaro possente fanno il tumulto e 'l grido che si sente.

Signore, disse con voce sicura, mio marito è morto! e voi lo avete ucciso. Bastava una preghiera degli zuavi, e in ispecie del loro comandante, perchè il Papa gli facesse la grazia. Ma voi altri invece lo voleste morto, voi altri lo avete posto sotto il taglio della ghigliottina. Ed ora venite ad offrirci delle monete come un prezzo della sua vita! Avete parlato de' miei figli! Ma sappiate, o signore, che io vorrei vederli morire ad uno ad uno di fame, piuttosto che cibarli col vostro pane. No, i miei figli non sono poveri; essi possedono una grande eredit

Allora sappiate che in verit

ISOCO. Di grande animo ne' pericoli, ardita con modestia, di nobiltá umile e onoratissima nella bellezza: in un picciol corpo un gran spirito. E sappiate che di queste arti niuno le fu maestro; ché dalle fascie si portò seco simili parti da far invidia a qual si voglia principalissima gentildonna.

ESSANDRO. Non vi manca altro se non che con gli effetti si confaccino i ragionamenti: che ragionando di cose che non sappiate, gli respondiate con parole tanto sospese e ambigue che si possono adattare ad ogni proposito, e ti lasci cadere alle volte dalla bocca qualche parola allatinata. PANURGO. Lascia fare a me, che ti farò veder miracoli.

Sappiate che per un mirabile accidente, per un benevolo incontro di fortuna, è successa cosa tutta contraria a quella che minacciava la presente confusione. ATTILIO. Dammi un succinto raguaglio del fatto. TRINCA. Orgio, avendo visto la balia ragionar con Erotico, la batté sconciamente. EROTICO. Oimè, che dici? questa è una mala nuova per me.