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Aggiornato: 26 giugno 2025
Ma non potei accogliere l'idea di imporre simili sacrifici al babbo. Decisi di studiare da sola. «Alle due, l'ora in cui soleva darmi lezione in collegio, il maestro venne. Il babbo era all'ufficio. Eravamo soli. Egli mi salutò col solito bacio, poi aperse il pianoforte, cattivo strumento da nolo, che ai primi accordi lo fece rabbrividire.
Il generale Morra «è l'autore di quel saluto di congedo agli ufficiali in partenza, che dopo avere nell'isola, tra dolorosi frangenti, mostrato pur cuore di soldati italiani, mentre partivano pensosi ed afflitti delle cose vedute, si udirono in un discorso gonfio di rettorica vanesia decretare allori da essi nè bramati nè sognati nè chiesti, i tristi allori della guerra civile, come tornassero da Filippi o da Farsaglia.
Una gioja schietta gli sfolgorava dagli occhi di quando in quando; ma un misto di tenerezza e di non so qual vergogna lo faceva arrossire, gli troncava a mezzo le parole. A un tratto si fermò su' due piedi, come aspettasse che gli dicessero qualche cosa; e appoggiando il rovescio della mano al berretto, storpiò in modo burlesco il saluto del soldato.
Michele, fatto un saluto col chinar del capo, saluto che comprendeva tutti e non era particolare a nessuno, uscì dal palchetto, passò nel Caffè a bere un secondo bicchiere di vino caldo per istordirsi, dopo con un brougham si fece condurre al Caffè di Londra, al club, al Circo Americano, poi di nuovo al club, dove finalmente incontrò il barone di Sant'Arduino, che Michele cercava in tutti quei giri, per mandarlo a sfidare, insieme ad un altro amico, scelto d'accordo, il capitano Arditi.
Tre volte egli s'accostò all'uscio della camera della Teresa, vinto dal bisogno di dar un estremo saluto alla diletta estinta, tre volte gli mancò il coraggio e la forza d'entrare.
Codesto singolar mutamento era dal tempo che i suoi giovani vicini, la bella ricamatrice e il fratel suo, vedendolo ogni dì e passandogli vicino, avevano cominciato a rispondere al suo saluto, a dirgli qualche parola, con quella sincerit
A un tratto, da un gruppo d'incognite, vidi uno di questi abiti, uno di questi cappellini, farmisi incontro lentamente; e dentro l'abito e sotto il cappellaio riconobbi Laura Uglio, senza dubbio incamminata essa pure a una passeggiata inutile ma dispendiosa. Andavo dai vostri suoceri, ella disse, mentre rispondeva al mio saluto. Io ne vengo ora; stanno benissimo, e non sentono la primavera....
Il capitano salutò Michele, questi gli rispose colla voce rauca, e il barolo caldo con un impeto subitaneo gli risali dallo stomaco alla gola, mentre il tenore sul palco scenico cantava il romantico: Spirto gentil, de' sogni miei!... Che musica ispirata, divina! esclamò il capitano dondolandosi dalla commozione.
Il conte di San Giorgio, poichè era lui, la salutò profondamente, mentre per un istante stette a riguardarla. Dal canto suo Gabriella non potè far altro che inchinarsi.
S'interrompe un istante, e poi con irresistibile slancio. ....Io ti saluto! L'ultima sua parola muore in un singhiozzo; egli si copre gli occhi col fazzoletto e ricade sulla seggiola. La folla manda un grido d'entusiasmo, tendendo le braccia e agitando le bandiere. Silenzio! Silenzio! Il Montecchi ricomincia a parlare, a voce bassa, interrompendosi tratto tratto.
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