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Aggiornato: 14 giugno 2025
La signora Rosa, fiorente come lui, fresca, d'una bellezza piena di salute e di luce, mi andava cacciando sigari in saccoccia e ammucchiava alcuni piccoli formaggi della sua fattoria sui cuscini del carrozzino. Perdonateci, professore... È cosa da poco... Siamo gente alla buona... Dunque, addio... balbettai Addio, Cataldo... Addio, signora Rosa... Il carrozzino si metteva in moto.
Notis estrasse dalla saccoccia una grassa borsa di talleri di Maria Teresa, e la gettò allo sceicco che la prese al volo. Questo per cominciare, disse. Ne hai molte con te di queste borse? chiese il beduino, i cui occhi s'accesero di cupidigia. No, disse il greco. Dove troverai gli altri talleri? Al campo egiziano. Sta bene, me li darai quando me li meriterò. Parla ora.
Vado a cercare... Ma no, non v'è da perdere un istante. Ogni minuto che passa costa la vita di cento romani. Non c'è più scampo! No, no, disse Monti. C'è un riparo! Quale? chiesero Curzio e Tognetti, ansiosamente, a una voce. Ecco qua: io tengo in saccoccia dei fiammiferi e un pezzo d'esca, questo mi è sufficiente. Che dici? Andate voi altri. Qui basto io solo, vi dico.
Le donne vi vanno a pregare con la moneta in saccoccia per la scranna e per qualche povero all'entrata. Non c'è che la signora in via a fare spese di qualche importanza che vi vada col portamonete gonfio. E poi credete che si possa continuare a lavorare nello stesso sito? Se vi ritornate prima di qualche mese vi sentite agguantato da due falsi divoti che vi aspettavano da un pezzo.
Fece due passi verso il letto e cacciò la mano in saccoccia. Fermo! urlò uno dei borghesi, ch'era il brigadiere Guglielmi. E gli fu addosso e lo abbrancò pel colletto. La guardia Cosentino gli afferrava le braccia, di fianco. Che vuoi fare? Un'altra rasoiata? Fermo, corpo di Dio!... L'uomo, agguantato così d'un subito, sulle prime non aveva opposta alcuna resistenza.
Nessuno. I due dongolesi che l'accompagnavano sono stati uccisi. Conosce il tugul che ti additò Tepele? Come conosci Tepele? Ti ho veduto parlare assieme e ho udito il suo nome. Rispondi, conosce quel tugul? Sì, ci siamo recati assieme un'altra volta. Omar estrasse da una saccoccia un pezzo di carta e una matita. Scrivi quanto ti detterò, disse al nubiano. Tu vuoi rovinarmi, Omar.
Dai modi dell'usciere, dalle sue parole, Giusto argomentava, senza paura di errore, che il notaio, o la notaia, avesse messo in circolazione le clausole del testamento, e si sentiva preso allo stesso tempo dalla soddisfazione che la burletta gli fosse riuscita, dallo scrupolo che fosse riuscito troppo, e da una contentezza veramente stupida, come se la somma della quale aveva disposto per testamento gli ballasse entro la saccoccia.
«Che amico!» interruppe costui, facendo mazzo delle dita e picchiandosi sulla saccoccia del panciotto, dove aveva un gruzzolo di monete che suonavano assai chiaramente: i miei amici sono questi! e voi li conoscete, perchè a furia di merende e di presti, mi costate più d'un paio di bovi....!»
Marone si pose a tossir forte, trasse di tasca il moccichino e si purgò il naso rumorosamente. Ehm! ehm! diss'egli poi ripiegando accuratamente il fazzoletto e rimettendolo in saccoccia: questi loro cari ragazzi son vispi come pesci nell'acqua. Gli è un piacere il vederli. I fanciulli stavano sempre guardandolo curiosamente come una bestia rara.
L'aiutante di campo s'inchinò, uscì e chiamò dieci soldati, ai quali fece caricare le armi e inastare le daghe. Stava per dare il comando di marciare quando fu raggiunto dal greco Notis. Kebir, diss'egli, facendogli scivolare in una saccoccia una borsa ricolma di talleri. Guai a te se torci un capello all'almea. Non temere di nulla, Notis, rispose l'aiutante. Ti comprendo di volo.
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