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Aggiornato: 12 giugno 2025
17 Da voi domando in guiderdon di questo, che su la fede vostra mi giuriate che né in detto né in opera molesto mai più sarete alla mia castitate. Così dicendo, Rodomonte onesto fe' ritornar; ch'in tanta voluntate venne ch'inviolabil si facesse, che più ch'ella non disse, le promesse: 18 e servaralle fin che vegga fatto de la mirabil acqua esperienza; e sforzerasse intanto a non fare atto, a non far segno alcun di violenza.
Poi ch'ei posato un poco il corpo lasso, ripresi via per la piaggia diserta, si` che 'l pie` fermo sempre era 'l piu` basso. Ed ecco, quasi al cominciar de l'erta, una lonza leggera e presta molto, che di pel macolato era coverta; e non mi si partia dinanzi al volto, anzi 'mpediva tanto il mio cammino, ch'i' fui per ritornar piu` volte volto.
«Deh., fa che io possa ritornar bambino A te daccanto!
Il buon prete che, al finir d'ogni sua giornata, benediceva al Signore, perchè gli avesse dato di rasciugar qualche lagrima, di versare in un'anima immortale il balsamo d'una pia speranza, con alcuna di quelle parole che fanno ritornar l'uomo a sè stesso; il buon prete aveva in quell'ora così pieno d'amarezza il cuore, che sentiva più doloroso il vuoto delle cose umane; e, dubitando quasi di sè, provava un ineffabile bisogno di raccogliersi nella pace dal santuario. Entrato nella piccola chiesa dell'Ospitale, s'inginocchiò. E pregando per quel miserabile e per la sua creatura, il pensiero di lui levossi alla sorgente d'ogni puro sentimento e d'ogni verit
Fuor proruppi, e pugnai; ma, com'è vero Ch'asino or sono, io fui sconfitto e vinto; Morir tosto pensai, ma in tal pensiero Tremai, gelai, fui per cadere estinto; Quando rinvenni dal terror primiero, Qui mi trovai d'una vil turba cinto, Che gridava, insultando al mio dolore: Ritornar giuro o morto o vincitore!
SENECA Infin che grida di plebe ascolto, che il furor tuo crudo col tuo timor rattemprano, t'è forza soffrirmi ancora: e l'irritarti intanto giova a me molto; e il farti udir sí il vero, che al ritornar del tuo coraggio io cada vittima prima: e, se me pria non sveni, Ottavia mai svenar non puoi, tel giuro.
La vista di una finestra di quegli atrii, di quella scala, facendogli di balzo ritornar nella memoria la madre sua che, la notte ch'ei fu cacciato di casa dall'inesorabile padre; n'era discesa per abbracciarlo un'ultima volta sotto gli atrii, e richiamandogli il tenore delle affettuose parole di lei nel tristissimo istante dell'abbandono, gli mise l'animo sossopra. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
17 Ma lasciamo, per Dio, Signore, ormai di parlar d'ira e di cantar di morte; e sia per questa volta detto assai del Saracin non men crudel che forte: che tempo è ritornar dov'io lasciai Grifon, giunto a Damasco in su le porte con Orrigille perfida, e con quello ch'adulter era, e non di lei fratello.
Poi, discritta la forma della bestia, dice: «E non mi si partía dinanzi al volto». Appresso dice che questo stargli sempre davanti, che essa «impediva tanto il mio cammino», per lo quale al monte salir volea, «Ch'i' fui per ritornar», nella valle, «piú volte vòlto».
Ecco la luce degli occhi miei, e debbo ritornar nelle tenebre! Quando ti rivedrò, mia dolce signora? Se Iddio lo consente, domani. Ma non venire di giorno. Attendi il colmo della notte. Cia verr
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