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Aggiornato: 27 giugno 2025


"Di tal guisa ho perpetuato il mio dolore e me ne tenni lieto. Il mio dolore! Avrei temuto di perderlo, perchè era l'unica cosa che mi rimaneva di Clelia. "Oggi vi rinunzio. E che altro potrei far io, povera creta? So io che faccio? Posso io dire al mìo cuore: batti più forte, poss'io dire alla mia mente: raccogliti, sii calma?

E cercava il filo di un madrigale; ma non gli venne, ed egli ci rinunziò, anche per il fatto che si era giunti davanti ad un porticato rustico, e che la fanciulla metteva il piede l

Sai che esistenza di solitudine, d'inutili e tardi rimpianti, di pentimenti postumi, di lacrime senza conforto? Sai che lungo e deserto viaggio io intraprendo, sino alla morte, sola? Il più sventurato fra gli uomini! gemeva lui, con la faccia fra le mani, come un fanciullo abbandonato. Eppure.... io, io stessa rinunzio. Tutto è stato inutile, fra noi: il tuo amore, prima; il mio amore, dopo.

I feudi erano maggioraschi e per la maggior parte vincolati a fidecommesso, secondo le leggi locali. Ma la rivoluzione francese venne a mutare i sistemi: nel reame di Napoli la legislazione feudale fu abolita nel 1806, in Sicilia nel 1812, e negli Stati della Chiesa la maggior parte dei baroni vi rinunziò nel 1816, seguendo l'esempio del principe Colonna.

Le grida si moltiplicarono. Una mano di animosi diede l’assalto alle scale del Palazzo. Il piccolo sindaco, pallido e pavido, si arrese al volere del popolo; lasciò il seggio; rinunziò all’ufficio; discese su la strada, tra i gendarmi, seguito dai consiglieri. Uscì quindi dalla citt

Antonio ebbe allora un periodo di estrema demoralizzazione e di completo pervertimento. Ma durante le sei settimane in cui Nunziata cinse la sua mente dei candidi lini della «Samaritana», egli ridiventò spirituale e puro, rinunziò alla Patriottica, al gioco, alle notti scarlatte, e andò ogni mattina alla prima Messa in Duomo. Che strano figliolo siete voi! gli disse la Villari.

Ah! no, o maschera, o nume, o demonio, cessa deh! cessa, disse Alfredo; io rinunzio alla sfida, ad ogni progetto di vendetta, di particolare sodisfazione; sacro è il dovere di figlio della patria. Ben tu dicevi, la mia vita è venduta. Essa la comprò, ceda il mio orgoglio di fronte a tanto dovere: ti prego a scusarmi, o mascherina. Scusarti? Ci sarebbe forse un poco di vilt

Ah, signorina, io glielo rinunzio, se vuole, anche per iscritto, e su carta bollata; risposi. Il signor Buci non vuol riconoscermi più, neanche per prossimo. Non ce l'offra, La prego; gridò la signora Wilson madre, con un gesto di comico terrore. Mia figlia sarebbe capace di accettarlo.

Mancava il pubblico giardino quasi affatto della più nobile e speziosa parte del regno vegetabile, cioè d'alberi non meno nostrani che forastieri. Pochissimi se ne vedevano, e delle spezie più volgari e comuni, dentro al ricinto del giardino cui servivano più d'ingombro che d'ornamento. Alla qual mancanza rimediar volendo l'attual professore, spontaneamente rinunziò al benefizio e godimento d'un tratto di terra lungo piedi 160, largo 130, annesso al giardino medesimo, e dalla pubblica liberalit

Ruppesi intanto la guerra fra Ghibellini e Guelfi, e il papa, scomunicato Matteo Visconti, mandò l'esercito a sostenere gli anatemi, tanto che Matteo, atterritone, rinunziò il potere a Galeazzo suo figliuolo; e datosi a vita devota, morì poi nella canonica di Crescenzago. Allora Galeazzo spinse vivamente le ostilit

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s'alceste

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