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Era una folla, una ridda d'immagini strane e terribili; e in quella lotta, e nell'abbattimento profondo che la seguiva, i sensi vincevano e offendevano ogni poesia del suo cuore.

La monferrina era stimata per quei tempi una danza forastiera e di gala; ma qualunque si fosse all'ultima suonata, si soleva mutarla in una ridda, nella quale tutti venivano travolti come foglie in un vortice, anche coloro che stavano a vedere, giovani e vecchi.

Quando però la fanciulla si ritirò nella sua cameretta, si sentì come travolta da un turbine, come trascinata in una ridda infernale, in cui tutto girava intorno a lei e si sentiva come costretta a girare anche lei.

Ella si strinse anche di più vicina Al mio cor timorosa e mentre l'uscio Del buio cimitero cigolava Sui rauchi chiovi a palesar la ridda Degli stinchi, inciampò sulla soglia, Quasi in un fiero ed insolente oltraggio Che l'afferrasse: Oh! lascia ch'io mi sieda Disse qui sui gradini all'aria e al sole: Non per questo siam nate.

Non trova; in quella ridda di fantasie strambe carte, tavolieri, debiti, sorrisi di Costanza, lagrime del vecchio padre, carezze melanconiche di Mariuccia e quesiti di meccanica applicata non vi è nulla che abbia l'aria d'un pensiero proprio.

Nulla muore di ciò che nasce, e solo gli atomi nell'eterna ridda d'una vita che non posa mai, mutano forme e armonie. I fiori della primavera si dissolvono nella terra, che alimenta gli uomini, e nuove giovinezze succhiano gli umori dei nostri petali avvizziti; mentre lentamente matura il frutto sul nostro ramo invecchiato.

Il fumo della preziosa bevanda, poteva su di lei, come la musica su certi animi iracondi; e per dire a modo qual gusto vi ebbe anco quel giorno, bisognerebbe averla veduta farsi oltre nella sala portando il bricco lucente, in cui specchiandosi la sua e le faccie rubiconde dei convitati, parevano, a misura che essa avanzava, fare una ridda.

A questa conclusione erano venuti più facilmente i marinai, che non sentivano il bisogno di saper tante cose, e ballavano la ridda sulla coperta, accompagnando i salti e le capriole con liete canzoni paesane. L’alba sospirata imbiancò l’orizzonte, diffondendosi via via per la volta del cielo. Col suo mite chiarore, un fremito gaio corse sull’acque.

Colla coda dell'occhio vedevo il suo volto contrariato e pensavo: Oh! se parlasse adesso! Ma nello stesso tempo ero presa da un terrore folle che mi faceva precipitare le note in una ridda vertiginosa di un effetto violento. Aveva Egli detto qualche cosa? mi pareva poichè per un istante il suo respiro era venuto verso di me recando un suono; ma che cosa aveva detto? Temevo troppo di saperlo.

È un'epopea, quella Vita di Maria de' Medici, epopea diplomatica, ufficiale quanto si vuole, ma sempre epopea. Del Rubens mi ha trattenuto lungamente un quadretto, la Kermesse. Non è che una festa di villaggio; ma non ricorda punto la maniera di Teniers. Anche qui è il magnifico Rubens, e in questa ridda di bevitori si vede il capriccio immortale d'un grande.