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Perchè una tomba prodigio di marmi peregrini e dell'arte copre le ceneri di tale, che non si conosce essere stato vivo, tranne pel monumento della sua morte? Perchè forme celesti, dilicati contorni, leggerezza di leggiadrissimo corpo, vestono l'anima della femmina? Perchè ci dierono un cuore che balza a quelle sembianze, una fibra che si raccapriccia a questo bellissimo spettacolo della creazione? Nessuno animale ha potuto contribuire a formare il corpo della femmina. I colori dell'uccello di paradiso, della farfalla di Casimira, non possono paragonarsi ai divini che imporporano le guancie della bellezza. La gazzella non ha l'occhio della donna: le pietre preziose non brillano di quella luce; e i poeti, per assomigliarli a qualche cosa di convenevole, hanno dovuto ricorrere al firmamento. Ma nessun rettile, quantunque schifoso, fu eccettuato dal somministrare parte nella composizione dell'anima che agita i moti delle sue membra; nessuno, meno lo scorpione, che circondato dal fuoco volge in stesso il dardo velenoso, e generosamente si uccide. Tu sei bella, o creatura, ma la tua bellezza porta una impronta tenebrosa; tu nasci figlia di un sublime pensiero, ma come Lucifero decadesti; i tuoi raggi come quelli del sole che tramonta feriscono, non consolano la vista; la tua bellezza è il nostro tormento. Ma andiamo affannosi in traccia di quella innocenza che Eva lasciava nell'Eden, e questo è il più fiero travaglio del cuor nostro. Ma il tuo cuore ugualmente fu condannato a spezzarsi per la nostra incostanza. Forse tu dovresti essere maladetta, perchè la prima a peccare; ma il serpente abita nelle tue fibre dilicate: la curiosit

Nelle religioni di tutti i paesi, nelle tradizioni di tutti i popoli la prima notizia che si ha della donna accenna ad una seduzione. Le tradizioni bibliche sono in ciò piene di molta sapienza. La prima donna si fa sedurre, la prima volta, dal più vile degli animali, da un rettile.

Angiolina ne fu sconcertata, ebbe quel senso di ribrezzo che si sente trovandosi vicino ad un rettile velenoso; onde fu sollecita a dire: Padrone, ben m'avveggo che voi scherzate: ma d'altronde non sta bene scherzare con la provvidenza. Saresti forse tu la provvidenza?

Il greco, col volto contraffatto per lo spasimo, rotolò al suolo bestemmiando, gemendo e contorcendosi come un serpente. Parlate, padron Notis, riprese lo schiavo. No, cane maledetto, rettile schifoso. No, e poi no! Come vi piace. Abù, rimettiamolo sul fuoco. Gli consumeremo i piedi fino all'osso. A quell'atroce minaccia, il greco si sentì mancarsi le forze per resistere oltre.

No: il duca, almeno, deve saper tutto: e insieme concerteremo il modo di schiacciare questo... rettile velenoso! E, senza sapere ciò che faceva, il conte alzò il suo scudiscio su Roberto. Il vaso, gi

All'occhio, al cuore dell'Albani, quelle due linee produssero l'impressione di un rettile nero, raggruppato sotto un cespo di rose. Gli occhi dell'Albani si iniettarono di sangue. A lui non era mestieri di leggere quello scritto per accertarsi della propria sciagura, per riconoscere avverati i suoi presentimenti sinistri.

Stordito all'atto ardimentoso ognuno gli leva sopra lo sguardo. Ed ebbero a vedere un giovane di poco meno di venti anni, le labbra appena ombrate da biondi baffi, gli occhi turchini fieri e scintillanti come quelli di un rettile, la bianca carnagione infoscata dal sole, accese le gote. In quell'atteggiamento maestoso ed impavido sembrava l'arcangelo che guarda il soglio di Dio. Egli si compiace un istante a scorrere lentamente lo sguardo su quell'adunata, poi fissa con piglio severo il pontefice e dice: Sire papa, tu sei il più codardo uomo di cristianit

Quando le scritture che gli stupidi ed i furbi chiamano sante o sacre collocarono allato della coppia primitiva il serpente per tentare la prima debole donna, esse avrebbero dovuto a tante invenzioni aggiungere l'invenzione d'un prete invece del rettile, essendo il prete il vero rappresentante della malizia e della menzogna più atto assai alla corruzione e al tradimento che non lo schifoso e strisciante abitatore delle paludi.

Rettile! aggiunse lo sconosciuto, mentre con quella istessa mano lo spingeva sdegnosamente contro la parete. Un singhiozzo della marchesa, che era rimasta spettatrice di quella scena, richiamò ad altre cure il suo difensore. Perdonate, signora! diss'egli, volgendosi a lei con voce di repente mutata. Per cagione di questo signore, dimenticavo di dirvi che vostra figlia ha bisogno di voi.

"Io l'ho sempre detto che l'E. V. è nata sotto una buona stella, è destinata ad esser felice" rispondeva l'eunuco inchinandosi e strisciando come un rettile.