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Aggiornato: 23 ottobre 2025


Voglio credere che lei non arrivi fino al punto di negare che l'anima nostra possa rivelare quel che ha in di più profondo e di più umano altrimenti che con le azioni, col carattere, con le passioni; e non solitaria, ma in relazione con altre anime rivestite di corpo al pari di essa.

Leggerò un racconto che ha qualche relazione coi fatti di questi giorni, disse Maria incominciando la sua lettura, eccolo: L'EROE DELL'OFFICINA.

Solo gli occhi conservavano l'antico splendore, l'antica energia. Il Presidente scosse il campanello, dichiarò aperta la seduta, e diede la parola al Direttore per la lettura della sua relazione.

Maledetta l'idea che gli era balenata di andare al Caffè Dante!... Era tanto felice!... Ma e perciò?... Non lo sarebbe stato ancora egualmente felice?... Alla fine il duello poteva essere una via come un'altra per mettersi in relazione col tutore dell'Adele. L'aveva tanto cercata quella via, e adesso che l'aveva trovata se ne lagnava?

Di questa vittoria memorabile Costanzo ebbe più dispetto che piacere. Alla corte di Milano si chiamava Giuliano, per ischerno, Vittorino. I cortigiani finsero di dare tutto il merito alle sapienti disposizioni dell’imperatore, e costui si prestò alla stolta adulazione, per modo da lasciare, negli atti imperiali, una relazione della battaglia di Strasburgo, nella quale egli figurava come il tattico glorioso della giornata, dimenticandovi affatto il nome e le gesta di Giuliano «che, dice Ammiano, egli avrebbe profondamente nascosto, se la fama non sapesse tacere le cose gloriose, sian pur molti coloro che le vogliono oscurare

Conchiusa appena la pace colla Turchia, arrivò in Venezia una importante missione dalla Persia. La componevano due padri domenicani: Maria di S. Giovanni ed Antonio di S. Nazaro, incaricati dall'arcivescovo di Nashirvan di presentare al senato la relazione dei suoi negoziati colla Persia, e la risposta dello sh

Passeggiando rapidamente da un capo all'altro della terrazza della sua villa, la duchessa di Neli si rivolgeva per la centesima volta, da che aveva incontrato l'Olderico, quella domanda. Ella aveva ancora dinanzi la sua figura aristocratica, dai gesti agevoli e corretti; sentiva ancora il suono della sua voce quando, al ritorno dal romitorio, preso posto nel landau della marchesa, si era intavolata una discussione sulle cose dell'arte e della letteratura, ed egli aveva svolto delle opinioni e manifestati dei gusti delicati, squisiti, quasi femminili. Aveva ancora promesso di mandare dei libri alle signore, e la duchessa contava su di questo perchè quella relazione si annodasse. Ora ella si pentiva di non avergli dato ad intendere che la sua compagnia le sarebbe stata molto gradita, e che lo avrebbe rivisto con piacere in casa propria. Come era stata fredda, rigida, antipatica! Doveva certamente aver fatto un effetto di repulsione invincibile. Gi

XXII. La detta relazione pare però che non fosse sconosciuta al Ramusio ed all'autore dei Commentarii del viaggio in Persia di Caterino Zeno. 1463, die 2 Decembris.

La relazione faceva riserva, «che i detti benemeriti ufficiali Salimbeni e Str

Relazioni venete, Serie II, vol. 1. p. 136. Relazione dell'Oratore Cavalli. Relaz. degli Amb. veneti. S. II. Vol. II, p. 33.

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