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Aggiornato: 21 giugno 2025


Non potei trattenere lo sdegno: snudai la spada sino alla fine del fodero, ma in quell'istante dieci pugnali scintillarono ai miei occhi; io mi giudicai perduto. Esmeralda trasse il suo, e fu per vibrarlo nel petto di quello dei bevitori che mi stava più vicino. «Ah! esclamò costui, quando minacci è un'altra cosa.

Cesare non sanguinario al pari di Silla ma d'un'intelligenza a lui superiore, non seppe imitarne l'abnegazione, si lasciò cullare dalla propria ambizione, e sognò di poter cingere la fronte d'una corona. I pugnali degli ultimi Romani distrussero il suo sogno trafiggendolo a morte. Sulle rovine della Repubblica sorse l'Impero.

Falco respira ancora, e le punte de' suoi pugnali entreranno tante volte ne' vostri cuori quanti capegli avrete torti a loro". "Il piano della tua rupe è oscuro, disse con ansiet

Si schiuse la porta: un Cavaliere bene avviluppato entro il mantello, con barbuta da soldato in testa, si avanzò nella sala; a considerare quello scompiglio di paura, quei ferri levati, rise forte, aprì il mantello, si mostrò coperto dal capo a' piedi di grave armatura, e: «Riponete i pugnali, Baronidisse loro «o che ne troncherete le punte

«Questo so ancora io; crediate, messere, ch'io voglia un duello con voi; altra forza è la vostra, altra arte nelle armi, che non è la mia: voi avete trattato fino dai primi anni spada e lancia, io codice e comenti: facciamo in modo che niuno di noi abbia vantaggio; poniamo in terra i nostri pugnali, allontaniamoci cento passi, voi da una parte, io da un'altra; dato il segno, ognuno corra a raccogliere il suo; chi prima giunge, ferisca; che parvene

O morte pianure, estenuate sotto i vivi pugnali della luce, pianure d'ombra bituminosa, crivellate di raggi, senza fine, ben potete soffiarmi in viso l'alito purulento del Rimorso!...

NEPITA. Io non ho gelosia di fatti tuoi. Ma se questo fusse.... ESSANDRO. Se prometti tenermi secreta e aiutarmi, oh quanto sería meglio per te! NEPITA. Che mi vuoi far vedere, che sei vergine? ESSANDRO. Ti scoprirò cosa che non pensasti mai. NEPITA. Piglia da me ogni sicurezza che vuoi. ESSANDRO. Ma avèrti che son cose d'importanza, non da pugne ma da pugnali, e importa l'onor di tua figliana.

Non senti contorcersi irosi, a te intorno i vendicativi fogliami che il Sole feroce martirizzò tutto il giorno coi suoi pugnali di fuoco? Come te le foreste, esasperate d'ira malvagia, si vanno accanendo in sussulti terribili, per graffiar, mentre passano, le nubi grevi e panciute, di porpora.

La voce di Giulia. Oh! mi piace, mi piace agonizzare così, sotto le tue dita sottili, che sono piccoli, deliziosi pugnali nell'amorosa ferita della mia carne!... Ma più ancora mi piace addormentarmi senza fine, fra le tue braccia, poichè il Sole mi morse le palpebre!... La mia voce.

Poi, ad un tratto, al disopra dei nostri pallori le lampade elettriche brandivano i loro cuori bianchi, tenendoli stretti fra dita di ferro, così da farli gridare, spumanti di latte azzurro... Oh! poveri cuori feriti delle lampade elettriche... Oh! cuori di fuoco, contusi, spasimanti per mille dolori, sotto mille pugnali indifferenti e placidi, pugnali arroventati!...

Parola Del Giorno

s'alceste

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