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Il testo francese fu pubblicato in Parigi, Laisné, 1846, e la traduzione italiana, ivi 1847. È un libro ormai rarissimo, perché le copie venute in Italia furono quasi tutte confiscate dalla polizia austriaca, e però ci proponiamo di ristamparlo quando che sia in questa nostra Biblioteca storica del Risorgimento italiano.

E l'altro: Messer Oberto non parlò con noi? Si è spento l'incendio, per grazia della Vergine: perciò fu pubblicato un bando dal duomo di Saluzzo: con cui Ugo è scomunicato, sette volte sette, noi solo una.... ed è di troppo! Ma lodiamo Dio! sar

Bisogna dire che i gesuiti spagnuoli sono di tutt'altra pasta dei nostri. Pequeñeces è stato pubblicato nel Messaggero del Cuor di Gesù di Bilbao, con l'approvazione dei superiori! I padri della Civilt

Vero è che il Mazzini avrebbe voluto vedere il popolo d'Italia entrare in Roma a riprendere e continuare le gloriose tradizioni del '49, come dice anche in un suo scritto Ai Romani , pubblicato fino dal 1866; ma appunto per questo egli aveva bisogno di spingere ad arrolarsi nell'esercito garibaldino gli uomini del suo partito, i quali, dopo la vittoria, avrebbero potuto risollevare l'antica bandiera repubblicana .

A Corrientes, nella colonia Bella Vista, un giovane, che dal nome sembrerebbe italiano, è stato anche lui assassinato dalla polizia. Il telegramma pubblicato dalla Prensa diceva così: «Il giovane tornava da un ballo con un fratello. Un ufficiale e un sergente di polizia lo raggiunsero per via e il sergente gli diede la morte

Ogni nave che arriva ne scarica migliaia sulle banchine del Porto Madero. Il loro numero è pubblicato vicino alle note di carico: essi sono una merce d'importazione. Dal gennaio ne sono sbarcati sessantacinquemila. Nel solo mese di ottobre sono arrivati dodicimila emigrati, dei quali diecimila italiani.

Quando entrando nella sala del Bargello a Firenze, vide una stupenda raccolta di fucili d'ogni tempo, egli gettò un grido di gioia e per poco non mi abbracciò, senza chiedermi pure se io avessi mai letta la sua monografia: Sopra gli archibugi a ruota ch'egli aveva pubblicato a vent'anni. Nella sala della Morte a Firenze, volle provarsi la veste, il cappuccio e la buffa della compagnia.

Rambaldo di Verrùa, vestito anch’egli di ferro, appariva di fuori tutto rosso come un cardinale, o come un gambero cotto. Il suo elmo portava due magnifiche corna, o trombe di torneo, contrassegni allora di chi era stato riconosciuto nobile e blasonato due volte nei torneamenti, cioè pubblicato due volte a suon di tromba dagli araldi.

Nell'anno 1580, Filippo II aveva pubblicato un editto col quale prometteva una ricompensa di venticinque mila scudi d'oro e un titolo di nobilt

Dai taschini, anzi dalle grandi tasche del panciotto pendevano, percotendo a destra ed a sinistra del ventre, due meravigliose catene⁴⁵¹ con ciondoli preziosi e con orologi. L’uso nobiliare chiamava mostra (franc. montre) l’orologio: e di orologi si faceva sfoggio singolare. Basta leggere il seguente avviso pubblicato nell’unico giornale palermitano del 1794 per averne un’idea: «S’è perduta una mostra d’oro montata alla francese, a quattro quadranti, dei quali quello che denota li giorni del mese, ha li numeri scritti in oro sopra striscia blò, come lo sono quelli dell’altro quadrante, che mostra le ore ed i minuti, e che ha tutti li numeri in cifre. Tiene annessa una catena d’oro di Napoli, nel di cui centro è dipinto un bastimento in ovale che comparisce da ambedue le parti sotto cristallo, e vi è appesa pure la chiave d’oro». E dopo questa descrizione necessaria a riconoscimento, pel ricupero si avverte: «A chi la porter