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Egli discese dal letto, e a piedi scalzi si recò ad aprir le imposte. La luce fece impeto nella stanza. Ogni cosa comparve ed avvampò in quell'inondazione di sole primaverile. Paolo dovette alzare per poco le mani d'avanti agli occhi, abbacinato come fu dall'improvviso passaggio dall'oscurit

Dietro il Gran Sasso il sole cadendo irradiava per tutto il cielo primaverile una viva luce rosea; e, come dalle campagne umide e dalle acque del fiume e del mare e dalli stagni durante il giorno erano sorti molti vapori, le case e le vele e le antenne e le piante e tutte le cose apparivano rosee; e le forme, acquistando una specie di trasparenza, perdevano la certezza dei contorni e quasi fluttuavano sommerse in quella luce.

Era un'altra cotta. Nella Casa Grigia a Wareside, Fräulein Müller leggeva ancora la Divina Commedia all'inconscio zio Giacomo. I fiori dei meli oscillavano nella mite aria primaverile. Le farfalle passavano come fiori alati sul capo di Edith che giaceva in un seggiolone al sole, troppo stanca per muoversi e troppo svogliata per leggere.

Il fuoco era spento, la gaiezza della luce primaverile era frenata dagli spessi cortinaggi; ma pure la vecchia signora era sempre seduta accanto al caminetto e pareva ancora più sprofondata nella poltrona bassa, tanto gli anni l'avevano assecchita.

Il tempo s'era fatto bello; v'eran giornate in cui entrava dalle finestre un soffio di primavera precoce, e dal palazzo Barbano si vedeva il lungo tratto fra via Santa Margherita, piazza della Scala, via Manzoni, tutto scintillante di sole, tutto brulicante di folla; il rumore saliva infaticato a dir che la festosa vita primaverile non era lontana e che la gente fluiva per le strade a godersi il sole e la fresca aria. Si parlava d'anticipar la partenza per la campagna e gi

Ma in tale orgasmo gli ritornava un altro bisogno di espandersi, di esalare con qualcuno, magari dinanzi ad un paesaggio, tutta quella foga di sentimenti simile ad una crisi primaverile, che si sfoga in profumi e in susurri.

Egli aveva ingombrato di fiori il salottino e la camera; ne aveva sparsi per terra, sui mobili, sul letto con folle profusione, quasi volesse augurare un'uguale fioritura primaverile a quell'amore creduto impossibile, irraggiungibile e che ora avrebbe dovuto farlo delirare di gioia, e non fremere d'indignazione, e non fargli fin sospettare che ella non avesse trovato in lui quel che si era immaginato di trovarvi, e che la incredibile attitudine di passiva freddezza fosse sincera espressione del sentimento non riuscito a dissimulare.

Avevano quasi finito di pranzare. Per la finestra aperta della cucina entrava un bel raggio di sole primaverile, mentre nell'altra camera quasi buia la piccola Betta biascicava ancora la poca porzione di timballo, che la mamma le aveva recato dentro al piatto stesso degli asparagi per fare un solo viaggio.

D'ordinario, Diana si serviva modestamente del primo fiacre capitato; oggi ell'aveva preso un landau di rimessa. La carrozza fece un lungo giro. Traversò la Piazza del Panteon, la Piazza della Minerva, tagliò il Corso Vittorio Emanuele, salì al Campidoglio, scese al Foro romano, costeggiò il Colosseo. Un bel sole primaverile splendeva sulle rovine, rievocava la vita in quel mondo defunto.

Aspettalo, piuttosto. Una pausa. Tutta la casa è silenziosa, come senza respiro. Non s’ode se non il romore eguale della pioggia primaverile sul giardino nerissimo. Mortella. Ascolta: ti domando d’essere una buona sorella per me, in questo momento, in estremo. Sembra di nuovo sopraffatta dalla commozione. Giana.