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Aggiornato: 18 giugno 2025


cio` che pria mi piacea, allor m'increbbe, e pentuto e confesso mi rendei; ahi miser lasso! e giovato sarebbe. Lo principe d'i novi Farisei, avendo guerra presso a Laterano, e non con Saracin ne' con Giudei, che' ciascun suo nimico era cristiano, e nessun era stato a vincer Acri ne' mercatante in terra di Soldano;

Non attender la forma del martire: pensa la succession; pensa ch'al peggio, oltre la gran sentenza non puo` ire. Io cominciai: <<Maestro, quel ch'io veggio muovere a noi, non mi sembian persone, e non so che, si` nel veder vaneggio>>. Ed elli a me: <<La grave condizione di lor tormento a terra li rannicchia, si` che miei occhi pria n'ebber tencione.

Poi caramente mi prese per mano e disse: «Pria che noi siam più avanti, acciò che ’l fatto men ti paia strano, sappi che non son torri, ma giganti, e son nel pozzo intorno da la ripa da l’umbilico in giuso tutti quanti». Come quando la nebbia si dissipa, lo sguardo a poco a poco raffigura ciò che cela ’l vapor che l’aere stipa,

ma di nostro paese e de la vita ci ’nchiese; e ’l dolce duca incominciava «Mantüa . . . », e l’ombra, tutta in romita, surse ver’ lui del loco ove pria stava, dicendo: «O Mantoano, io son Sordello de la tua terra!»; e l’un l’altro abbracciava. Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta, non donna di province, ma bordello!

Or vo’ che sappi che l’altra fïata ch’i’ discesi qua giù nel basso inferno, questa roccia non era ancor cascata. Ma certo poco pria, se ben discerno, che venisse colui che la gran preda levò a Dite del cerchio superno, da tutte parti l’alta valle feda tremò , ch’i’ pensai che l’universo sentisse amor, per lo qual è chi creda

Non le dir stanche, ove 'l sudor gradisce, ché un dolce incarco mai non fa stracchezza; onde, quanto lo indugio, la prestezza perfettamente ogni opra sua compisce; ché, ove intervien de nostri alti pensieri volunteroso ed avido consenso, pria l'affetto e poi l'effetto immenso cresce, ch'al fin non ha che piú alto speri.

Pistoia in pria d’i Neri si dimagra; poi Fiorenza rinova gente e modi. Tragge Marte vapor di Val di Magra ch’è di torbidi nuvoli involuto; e con tempesta impetüosa e agra sovra Campo Picen fia combattuto; ond’ ei repente spezzer

ch’i’ fe’ di me quando ’l dolor mi vinse; voltòmmi per le ripe e per lo fondo, poi di sua preda mi coperse e cinse». «Deh, quando tu sarai tornato al mondo e riposato de la lunga via», seguitò ’l terzo spirito al secondo, «ricorditi di me, che son la Pia; Siena mi , disfecemi Maremma: salsi colui che ’nnanellata pria disposando m’avea con la sua gemma». Purgatorio · Canto VI

Dopo queste premesse a la fin posso condurvi di Marfisa in sulle porte. Se alcun pedante mi venisse addosso a dirmi: Tu potevi ir per le corte, dico di no, perché le cose in pria convien apparecchiar. Pedante, via!

Dell'alma ardente al fulgido miraggio! Ma resta immobile, Schiava del fato, con la testa china, sa perchè tanto l'attrista il maggio; sa perchè, quando il sole declina, E malinconica Scende la sera sulle umane cose E par misterïosa la marina, Ella sente un conforto ignoto pria, Ed una languida Pace discende sullo spirto stanco E dormire per sempre ella vorrìa,

Parola Del Giorno

dell’esule

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