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<<ricorditi di me, che son la Pia: Siena mi fe', disfecemi Maremma: salsi colui che 'nnanellata pria disposando m'avea con la sua gemma>>. Purgatorio: Canto VI Quando si parte il gioco de la zara, colui che perde si riman dolente, repetendo le volte, e tristo impara; con l'altro se ne va tutta la gente; qual va dinanzi, e qual di dietro il prende, e qual dallato li si reca a mente;

Per altro sopranome io nol conosco, s'io nol togliessi da sua figlia Gaia. Dio sia con voi, che' piu` non vegno vosco. Cosi` torno`, e piu` non volle udirmi. Purgatorio: Canto XVII Ricorditi, lettor, se mai ne l'alpe ti colse nebbia per la qual vedessi non altrimenti che per pelle talpe, come, quando i vapori umidi e spessi a diradar cominciansi, la spera del sol debilemente entra per essi;

«ricorditi di me, che son la Pia; Siena mi , disfecemi Maremma: salsi colui che ’nnanellata pria disposando m’avea con la sua gemma». Purgatorio · Canto VI Quando si parte il gioco de la zara, colui che perde si riman dolente, repetendo le volte, e tristo impara; con l’altro se ne va tutta la gente; qual va dinanzi, e qual di dietro il prende, e qual dallato li si reca a mente;

In su le man commesse mi protesi, guardando il foco e imaginando forte umani corpi gia` veduti accesi. Volsersi verso me le buone scorte; e Virgilio mi disse: <<Figliuol mio, qui puo` esser tormento, ma non morte. Ricorditi, ricorditi! E se io sovresso Gerion ti guidai salvo, che faro` ora presso piu` a Dio?

E l'idropico: <<Tu di' ver di questo: ma tu non fosti si` ver testimonio la` 've del ver fosti a Troia richesto>>. <<S'io dissi falso, e tu falsasti il conio>>, disse Sinon; <<e son qui per un fallo, e tu per piu` ch'alcun altro demonio!>>. <<Ricorditi, spergiuro, del cavallo>>, rispuose quel ch'avea infiata l'epa; <<e sieti reo che tutto il mondo sallo!>>.

In su le man commesse mi protesi, guardando il foco e imaginando forte umani corpi gia` veduti accesi. Volsersi verso me le buone scorte; e Virgilio mi disse: <<Figliuol mio, qui puo` esser tormento, ma non morte. Ricorditi, ricorditi! E se io sovresso Gerion ti guidai salvo, che faro` ora presso piu` a Dio?

<<ricorditi di me, che son la Pia: Siena mi fe', disfecemi Maremma: salsi colui che 'nnanellata pria disposando m'avea con la sua gemma>>. Purgatorio: Canto VI Quando si parte il gioco de la zara, colui che perde si riman dolente, repetendo le volte, e tristo impara; con l'altro se ne va tutta la gente; qual va dinanzi, e qual di dietro il prende, e qual dallato li si reca a mente;

E l'idropico: <<Tu di' ver di questo: ma tu non fosti si` ver testimonio la` 've del ver fosti a Troia richesto>>. <<S'io dissi falso, e tu falsasti il conio>>, disse Sinon; <<e son qui per un fallo, e tu per piu` ch'alcun altro demonio!>>. <<Ricorditi, spergiuro, del cavallo>>, rispuose quel ch'avea infiata l'epa; <<e sieti reo che tutto il mondo sallo!>>.

ch’i’ fe’ di me quando ’l dolor mi vinse; voltòmmi per le ripe e per lo fondo, poi di sua preda mi coperse e cinse». «Deh, quando tu sarai tornato al mondo e riposato de la lunga via», seguitò ’l terzo spirito al secondo, «ricorditi di me, che son la Pia; Siena mi , disfecemi Maremma: salsi colui che ’nnanellata pria disposando m’avea con la sua gemma». Purgatorio · Canto VI

FR. Ricorditi tu di Luciano Samosateno e di Lucio Madaurese? AP. Certo , perocchè io ho letto qualche volta, e ho udito tre fa, te che disputavi di questo, ma io dubito ch'elle siano finte, e non fatte, quelle che in quel greco e in quell'asino latino sono contenute.