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Aggiornato: 5 giugno 2025
Tutta questa comitiva, dorata dagli ultimi raggi del sole, presentava uno spettacolo così splendidamente pittoresco, che ognuno di noi lasciava trasparire sul volto la compiacenza d'essere una figura del quadro. A poco a poco quasi tutti coloro che ci accompagnavano, si accomiatarono e tornarono a Tangeri; non rimasero più con noi che l'America e la Spagna.
Ma nessun altro nemico si presentava; nessun capro espiatorio era l
E Tonino in due salti fu all'uscio e lo aprì. Colui che si presentava era un uomo di civile apparenza, non giovane, non vecchio, non bruttissimo, ma goffarello, impacciatello, non troppo bene in arnese per parere un di citt
Piuttosto, era da desiderare che andassero a visitarlo i geologi e gli studiosi di archeologia preistorica; gli uni per le belle concrezioni calcaree, pei quarzi e per le tracce di minerali che presentava la roccia; gli altri per le caverne ossifere che si aprivano nel fianco della montagna. Di questi ultimi, voglio dire degli archeologi, uno solo era capitato a Castelnuovo, e fortunatamente non mostrava desiderio di andarsene. Non era uno scienziato di professione, ma un semplice dilettante, e per giunta non aveva ancora stampato nessuna memoria sull'Homo diluvii testis. Ma, non dubitate, se ancora non l'aveva stampata, nè scritta, minacciava di voler fare una cosa e l'altra al più presto. L'epoca neolitica e l'archeolitica erano il fatto suo, e le caverne di monte Acuto gliene davano saggi stupendi, in cuspidi di frecce, asce e raschiatoi di selce, amuleti di serpentina e di giadeite, cocci, depositi di ceneri e di ossa carbonizzate, ornamenti di conchiglie, grumi di terra d'ocra e via discorrendo. Gli avanzi dei banchetti attiravano particolarmente la sua attenzione. Studiava la forma delle ossa, delle mascelle, dei denti e delle corna, per accertare quali specie di cervi, di cani, e d'altri animali più prossimi alla domesticit
Avrei commesso il sacrilegio, il delitto, se avessi avuto la certezza di poter così attuare il mio sublime sogno. Esso valeva bene la vita di una creatura, se soltanto a prezzo di questa la realizzazione n'era possibile! Ma, di certo, non mi si presentava altro che un'immolazione spietata! E così alla tristezza si era aggiunto l'orrore di un segreto che mi rendeva più odiosa la esistenza!
Un'altra cagione di meraviglia tra i cinque scolari di mastro Jacopo era questa, che il nuovo venuto si presentava con un quaderno di tocchi in penna, che diceva di aver fatti lui, senza preparazione di studi. Questo, a dir vero, non significava nulla. Ognuno, a cui piaccia, può imbrattare un foglio di carta e credere d'aver fatto un disegno.
E spinto da queste molle, nascondendo quel che covava nell'animo con l'ipocrisia più raffinata, tenne nel seminario una buona condotta, cercò d'apprendere, e nov'anni dopo si presentava a Cefalù per far gli esami. Era una formalit
Perduto nella folla delle immagini che gli presentava la sua memoria, giunse al quadro della moribonda sposa; sussultò, e volendo obliarla, se gli fosse stato possibile, tornò alla societ
Daniele Barbaro presentava nello stesso anno 1553, una relazione della guerra di Persia mossa da Suleiman per vendicare la infelice spedizione del 1548; la quale relazione, pubblicata siccome anonima dall'Albèri , è ricca di curiose ed importanti notizie; bella soprattutto per tre minute descrizioni: della fine miserabile di Mustaf
La vidi, subitamente. Era seduta presso la sponda del suo bianco letto e ci voltava le spalle. Vidi un'onda di capelli d'oro, quasi disciolti, vidi una mano, pallida e sottile, come abbandonata sulla tavola sparsa di fiori, accanto a lei; una mano che s'appressava a quei crisantemi con quel moto lievo e incerto che hanno le dita dei ciechi. Il dottore presentava: Il mio amico Legrenzi.
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