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È insolubile nell'acqua, solubile nell'alcool e nell'etere e nelle soluzioni alcaline; è precipitata dagli acidi. Si presenta come polvere bleu scura; osservandola al microscopio appare formata di piccoli cristallini rombici.

Si divincolò con una stratta violenta e nel parossismo si lasciò andare nel vuoto. All'urlo era accorso Bortolo; erano venuti nuotando vari bagnanti. Dopo un istante la fanciulla precipitata in mare, riapparve, agitò una mano; sarebbe ripiombata a fondo se un nuotatore non l'avesse prontamente sostenuta e tratta a riva.

Essa, benchè cadavere, stringeva ancora tra le sue mani, che sembravan tanaglie, alcuni frantumi degli oggetti che avea tentato di portar via. «Tutto ciò accadde in un volgere d'occhio, e ripresi la mia corsa precipitata verso il basso senza più volgermi indietro.

A più riprese m'ero risposto che questo diritto mi derivava dal fatto stesso della irreparabile condizione in cui ella era precipitata, e da cui nessun umano sforzo di generose energie l'avrebbe più saputa ritrarre. Ma un tale ragionamento ed altri simili che andavo facendo, non raccoglievan altro effetto che quello di rivelar meglio a' miei occhi le mie occulte vergogne.

Io m'inchino davanti alla grande metropoli del mondo, davanti..... alla grandissima meretrice! Panteon delle maggiori grandezze umane, ed oggi fatta lupanare d'ogni schiuma di ribaldi dell'universo. E tale doveva esser la sorte dell'orbe! Calpestando sotto i suoi piedi d'acciaio le nazioni, e dalle nazioni precipitata all'ultimo grado della scala umana.

Vestita di bianco, con un leggiero scialletto di crespo bianco sulle spalle, Clara, in quelle ultime lunghe sere di estate, aspettava Giovanni al balcone. Prima, la solinga donna leggeva un poco, si aggirava come un fantasma per la casa deserta; poi, verso le nove, approssimandosi l'ora dell'arrivo, ella esciva sul balcone, interrogando le penombre di via del Babuino. Malgrado che l'afa di quella fine d'agosto togliesse la gente alle case soffocanti e la spingesse per le vie, in cerca di un fantastico fresco, via del Babuino era spopolata. È lontana dal centro: ed è via di forestieri, che la popolano solo nell'inverno. Pochissima gente l'attraversava; avanzandosi la sera, non più un viandante. Clara guardava l'alto della strada, verso piazza di Spagna, donde giungeva sempre Giovanni, quando giungeva: e appena una persona svoltava l'angolo, essa si piegava sui ferri, cercando distinguere l'alta figura e il passo un po' lento, a lei così noti. L'ora serotina si svolgeva, calda, spesso attraversata da un molle soffio sciroccale; Giovanni non compariva. Affaticata dallo stare in piedi, ella si sedeva sovra uno sgabello di legno, che era fuori sul balcone; appoggiava la testa ai ferri, in atto di pazienza e di riposo; talvolta, un lieve sonno la coglieva; alle undici e mezzo, che ella sentiva suonare a Santa Maria del Popolo, si levava, rientrava, poichè Giovanni non sarebbe venuto più. Un brivido di freddo la coglieva, in casa: e si accostava alla sua scrivania, per scrivergli un biglietto, una lettera, lagnandosi che egli avesse ancora mancato alla promessa. Ma, sedutasi, si rialzava subito: a che lagnarsi? Su sette sere della settimana, egli mancava cinque: e la lasciava, così, in una interminabile aspettativa, fuori su quel balcone, in una solitudine e in una malinconia grande, sapendo benissimo che ella lo aspettava ogni sera e che era sola, solissima. Adesso, ella non si lagnava più, giacchè le scene la stancavano e la impaurivano, perduta di energia, precipitata e giacente nella inazione spirituale di chi ha troppo amato inutilmente: e non lamentandosi lei, egli non si scusava neppure e aveva l'aria di non rammentarsi che ella non esciva, non vedeva nessuno, per lui soltanto. Oramai, Clara non aveva più quelle crisi di violenza, in cui malediceva l'aridit

Giunse gradito il comando, chè la fuga precipitata, e l'aria pungente della notte, avevano avvilito i più gagliardi. Forse cento passi andarono pel bosco, e si fermarono: in meno che non si dice sorse un bel fuoco a ravvivare le membra.

È un albuminoide insolubile nell'acqua, nei sali neutri nella soluzione di nitro ed in quello di cloruro di sodio. È solubilissimo nei liquidi alcalini e nell'acido idroclorico in soluzione all'uno per mille. Non decompone l'acqua ossigenata: è precipitata dalle soluzioni alcaline da una corrente d'anidride carbonica.

Dieci giorni dopo stava per riprendere il suo viaggio, quando gli giunse all'orecchio la notizia di un disastro accaduto in quel giorno lungo la via che egli doveva percorrere. Una carrozza, il cui cavallo aveva perduto il freno era precipitata, in un abisso profondissimo che costeggiava la strada, e che era chiamato il Picco del diavolo; non una persona si era salvata.

Due vicari del Papa dei Becchi entrarono in fatti dietro a Baccelardo; e vi si sarebbe precipitata appresso tutta la folla che intendeva ad allagare il castello, se coi calci dell'aste le barbute del duca non l'avessero mandata indietro.