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Aggiornato: 31 maggio 2025
«Udite il fine:» con súbita stizza, che volse immediatamente in riso, rispondeva il Cerra: «Inutile, e per avventura ingiurioso, ingiurioso sarebbe assicurarvi il pacifico possesso dei vostri castelli, terre e privilegii; sì bene non pure sperate, ma abbiate per fermo, che intendiamo ampliarvi di dominii e di ogni specie di concessioni, con le quali un figlio di Francia può dimostrare la sua riconoscenza a fedelissimi....»
La Rosa m'aspettava sulla porta della casa, mi venne incontro per alcuni passi, prese il sacco dalle mani di Martino, e m'introdusse nel mio nuovo possesso. Salii il primo piano seguito dalla fantesca, ed affacciandomi alla finestra che guardava sul cortile vidi un bel gallo a penne variopinte, il quale scuoteva la cresta orgogliosa, sorvegliando quattro belle galline che razzolavano in terra.
Montoni prese possesso del castello colla facilit
Lasciava un milione al suo unico figlio Enrico, di passa vent'anni, col patto espresso nel testamento, ch'egli non potesse andar in possesso assoluto e dispotico della sostanza se non compiuti i ventiquattro, come portava la legge cho vigeva al tempo degli Austriaci.
Ciò spiega i varii tentativi da lui fatti per introdursi nella stanza che racchiudeva ciò che per lui, oggi, era tutto nel mondo quel tutto in possesso di altri, e, presto, della morte! ed il furibondo rimorso che lo dominava e lo tratteneva indietro.
«Ma vi ripeto; insisteva Perpetua, ch'è onoratissima gente,» ed andava a proseguire una filastrocca in elogio della gesuitica comitiva e del suo padrone, quando Gaudenzio, impaziente di venire in possesso della sua preda, urlava con voce stentorea: «Ma finitela, vecchia pettegola, che non siamo venuti qui per udire i vostri squarci d'eloquenza, ma per ubbidire agli ordini del reverendo Curato Cortlin, e salvare l'anima di questa sua pecorella dalle mani del demonio.» E siccome nella sua breve dimora in quella stanza, egli gi
Enrico si dichiarò debitore delle tremila lire al marchese e promise nella ricevuta di restituirgliele quando fosse andato in possesso della propria sostanza. Della mesata insufficiente fissatagli dal tutore non si fiatò. Non si ricordò di parlarne.
Oh! infinite, perchè il padrone aveva diritti sul castello, essendo parente più prossimo della signora Laurentini; e si dice che i giudici, i senatori, od altri, dichiararono ch'egli non potesse entrarne in possesso, se non dopo molti anni, e che se dopo questo lasso di tempo la dama non si fosse trovata, allora il castello gli sarebbe appartenuto come se fosse morta.
Marta sollevò gli occhi, girandoli torno torno come per prendere possesso d'ogni cosa; e quando ebbe ben riguardata la camera, il letto, le cortine a fiori, fissò Alberto con un'estasi tale di riconoscenza, di tenerezza timida e ardente, che egli, un po' sorpreso, la baciò, non sapendo che dire. Ella trasalì tutta, colla speranza di una rivelazione. O mio Alberto, mi amerai sempre, sempre?
Il conte Gino, per altro, non fu molto contento del suo soliloquio. E perchè, Dio buono, se lo aveva fatto egli? L'uomo è di sua natura egoista. Si può senza troppo sforzo di educazione arrivare al punto di non desiderare la casa e la fortuna del prossimo; ma nessuna educazione può condurci a vedere di buon occhio che altri s'impadronisca e goda il pacifico possesso d'un fior di bellezza che abbiamo osservato ed ammirato noi. Noi, capite? Noi persona prima del singolare, quantunque i grammatici, buona gente, l'abbiano assegnata al plurale. L'ammirazione nostra è una specie d'ipoteca che prendiamo sulla cosa che ci ha colpiti e che farebbe tanto bene ad appartenerci. Ora, per un sentimento di questa natura, il conte Gino era triste? Lo sospetto fortemente, ricordando che nella chiusa del suo monologo egli fece una spallata, come se volesse con quella scacciar l'uomo «non troppo zotico e materiale», a cui in una spensierata liberalit
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