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Aggiornato: 9 settembre 2025


Federigo, ricevuta la corona reale a Pavia, s'indirizza a Roma. Adriano IV, in quel tempo surrogato ad Anastasio IV, cominciava il suo Pontificato con atto di rigore: trovando apertamente contraria ad ogni suo comando o consiglio la citt

Il cardinale Colonna dovette far vela per la Sicilia ed abbandonare la commenda, che per tutta la durata del pontificato di Alessandro, fu occupata dal palermitano Luigi de Aspris.

Venuto a Roma per aiuti, vi trovò morto giá papa Nicolò II , e succedutogli Anselmo da Bagio uno degli zelanti milanesi, giá vescovo di Lucca, or papa Alessandro II. Il quale, tra per queste aderenze di Lombardia e Toscana, e il men breve pontificato, e la propria fortezza, e i conforti d'Ildebrando sempre piú grande nella curia romana, fu immediato e degnissimo predecessore, nel tempo di Gregorio VII, nel nome di Alessandro III, del piú grande e del piú italiano fra' papi.

Se questo Papa fosse o no santo ignoro davvero: di certo so, ch'egli era imbecille, testardo, e malvagio, e la Chiesa sotto il suo pontificato si trovò ridotta a tale, che peggio non si può dire.

La morte del papato non poteva avvenire che nella forma di un suicidio, dal quale il pontificato si levasse più sublime sul cattolicismo. Questo accadde per opera di Don Giovanni Verit

Ora oppressi, ora trattati con una certa indulgenza, come da Paolo III della famiglia Farnese, la loro sorte peggiorò sotto il pontificato di Paolo IV. Questo, fanatico napoletano, della famiglia dei Caraffa, introduttore della tortura e della censura a Roma, zelante inquisitore, appena salito sulla cattedra di S. Pietro, pubblicò, nel 1555, la bolla Cum nimis absurdum, che regolava la condizione della corporazione israelitica di Roma.

Ma quando nel giugno 1846 Pio Nono salì al Pontificato e un mese dopo la sua elezione promulgò l'amnistia pei delitti politici, la contessa Chiaretta non potè resistere a questo nuovo colpo, e prese commiato da un mondo ove l'ordine naturale delle cose era sconvolto e i patrizi veneti andavano in rovina e i Papi facevano all'amore coi rivoluzionari.

Ora ad escusazione del duca di Palliano io non dirò, che la moglie sua avesse adulterato con Marcello Capece, e manco, che di cotesta maniera vendette assai comunemente a quei tempi costumasse; noto solo che di bene altre più grosse ne aveva perdonato Roma, e non pure fatte, ma ed anco da farsi. Noto altresì, e meco l'Adriani, che il Papa ardeva arricchire i suoi nipoti Borromei con le spoglie dei Caraffa, e voltare a loro le pensioni, che questi godevano per la parte di Spagna; aggiungo, che Filippo Secondo covava odio antico contro i Caraffa, e l'odio suo spengeva lento come il veleno, o subito come il pugnale, ma inevitabile sempre. Le accuse dette dal Papa all'Amulio bugiarde per la massima parte e il Nores lo fa toccare con mano, il fiscale Pallantieri nemico, ed offeso per lunga prigionia sostenuta sotto il pontificato di Paolo IV, e cessata solo alla esaltazione di Pio IV; la sentenza scritta di mano del Papa da aprirsi solo il giorno seguente, che fu poi quello della morte del cardinale Caraffa, e del duca di Palliano. Il cardinale con oscena ressa tre volte fu sollecitato a compire la confessione, e le orazioni: rotta la corda onde lo strangolarono supplirono con uno asciugatoio; un quarto di ora e più impiegarano a torgli la vita; morto, rubategli le vesti, lo lasciarono ignudo; meno dura fine fece il duca di Palliano, a cui mozzarono il capo; degli altri supplizi taccio. Questo però importa sapere, che Pio V, dalla Chiesa venerato il Santo, rigidissimo uomo più tardi volle rivedere il processo da , e dopo lungamente considerata la cosa revoca la sentenza, restituisce in onoranza la memoria della famiglia Caraffa, il fiscale Pallantieri manda al patibolo: dunque o in Pio IV o in Pio V lo spirito santo non ci ha che fare; colpa ne fu la nuova vilt

La polizia segreta era stata un poco negletta, in mezzo ai vagheggiamenti guerrieri di questo re gran capitano. L'avvenimento di Pio IX al pontificato, il risveglio d'Italia, l'inquietudine della Francia, il carattere del marchese di Sora, fecero sembrare opportuno agli amici del re di vivificare la polizia del gabinetto di S. M. e di farla agire attivamente. Bisognò un capo abile.

Domando perdono, Eminentissimo è' fu nel millecinquecentottantacinque, il venerdì dopo la pasqua del Corpo di Cristo, nel primo anno del suo pontificato. Quel benedetto conte ne aveva fatte delle bige e delle nere; sicchè anche i suoi nodi un giorno vennero al pettine. Caduto in potest

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