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Aggiornato: 1 luglio 2025
Ma vedete un po'! disse quell'altro, salutato col nome di zio. Son dilemmi da farsi? Eh, sicuramente; quando si ha a fare con un ostinato come te!... Al polo, no; all'equatore nemmeno.... Ma era un'impresa da matti! esclamò il povero uomo. Non esciamo dunque di strada; ribattè il giovine, crollando la testa con un piglio d'autorit
Goder pareva ’l ciel di lor fiammelle: oh settentrïonal vedovo sito, poi che privato se’ di mirar quelle! Com’ io da loro sguardo fui partito, un poco me volgendo a l ’altro polo, l
In temporibus illis.... E poi? Dicono che la signora Giuliana Polo non voglia più fra i piedi Sua Eccellenza Barbarigo... Scene di gelosia a settant'anni? Pare che la signora Giuliana abbia colto l'amico in flagranti. Eh? esclamò il conte Leonardo sbarrando gli occhi. In flagranti? Con chi? Non saranno state che carezze innocenti..... con la cameriera. Briccone d'un Barbarigo!... Avanti.
Com’ io da loro sguardo fui partito, un poco me volgendo a l ’altro polo, l
L'Aurora!... Tanto speravo vederla sorgere in un prodigio di sete inebbrianti sotto un ciel rinnovato!... Ma la notte ruina ed il Sol s'allontana, retrocedendo verso l'opposto polo lentissimamente!
Il 2 dicembre di questo stesso anno, nel Ducezio, giornale dei liberali di Noto, si lesse: «Apparve testè coi tipi dell'Accademia in Modica, la Vita di Fausto Socino, lasciata inedita da Polo Brancato di Pozzallo. Amaramente delusi nella nostra aspettazione, non possiamo che augurar l'oblio ad un libro sì indegno; perocchè vi leggemmo non un'apoteosi o almeno una difesa dell'onorando sienese, sibbene una trista e gesuitica filippica. Da Brancato, gi
Oh te beato, Polo, che rechi sì prezioso tributo all'avvenire... a me tocca sempre l'ufficio del cavallo... corro, corro, viaggio... E da Palermo? Da Palermo passai a Corleone, a Sciacca: ovunque ordine e lavoro. E speri?... Spero. Il popolo si lascier
a li occhi miei ricominciò diletto, tosto ch’io usci’ fuor de l’aura morta che m’avea contristati li occhi e ’l petto. Lo bel pianeto che d’amar conforta faceva tutto rider l’orïente, velando i Pesci ch’erano in sua scorta. I’ mi volsi a man destra, e puosi mente a l’altro polo, e vidi quattro stelle non viste mai fuor ch’a la prima gente.
Scienziati, mercatanti, poeti, tutti s'inchinano a quelle umili avanguardie che hanno tracciato coi loro scheletri sulle nevi immaculate del polo il primo sentiero della vita.
Sola; perchè Filippo va a fare un viaggio. Al Polo Nord, mi ha detto.... La contessa lanciò un'occhiata interrogativa a suo figlio, che finse di non vedere e di non comprendere. Ma quando le dame e il conte Lombardi si congedarono, verso le sette, Filippo si avvicinò a sua madre, le baciò di nuovo la mano sorridendo, e disse: Ebbene, mamma, so che tu sei inquieta....
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